“I risultati del Napoli, dopo che sono andato via, non sono stati eccezionali, ma chi mi ha sostituito ha continuato nel nostro progetto. Se ci fossi stato ancora, probabilmente sarebbe stata la stessa identica cosa, magari ci sarebbe stata una diversa gestione, ma i risultati forse sarebbero stati gli stessi.
Canonico è un professore universitario e si occupa di medicina dello sport per cui si trova per la prima volta ad essere responsabile di uno staff molto ben allestito perché, mi piace ricordarlo, a Napoli lavorano tutti professionisti.
Lesione addominale di Milik? Si può verificare in un calciatore ed in qualunque atleta e non è la prima volta che accade ad un calciatore del calcio Napoli. Può capitare, la prognosi poi dipende dal calciatore stesso e dal tipo di lesione. Milik è uno che si impegna al massimo e fa tutto quello che gli si dice di fare, il tipo di lesione invece, si evince da una ecografia. La pubalgia non è una malattia, è un dolore al pube e può dipendere da tante cose, anche da una piccola lesione muscolare in vicinanza del pube. Una volta, un azzurro, fu addirittura operato fuori e per me è una cosa inconcepibile, ed infatti, quando tornò stava peggio di prima.
E’ un caso che io ed Hamsik abbiamo lasciato Napoli nella stessa stagione. Il legame che c’era tra noi è frutto di 2 persone che lavorano e si incontrano tutti i giorni per 11 anni e poi Marek ha contribuito a far sì che la nostra figura diventasse importate. Per questo abbiamo un rapporto speciale, ecco perché è venuto anche alla mia festa di 60 anni. Sono molto legato a lui, tanto che mi prendevano in giro, dicevano che Marek era mio figlio perché guai a chi me lo toccava.
Infortuni muscolari? Molto dipende dalla diagnosi e adesso non so cosa può essere cambiato nel Napoli e se i metodi di lavoro sono cambiati, ma la mia collaborazione con lo staff tecnico del Napoli è stato sempre un rapporto confidenziale.
La situazione che vive il Napoli? Poteva già accadere in passato, ma il tono pacato di alcuni giocatori ha tranquillizzato sempre la situazione. Probabilmente i ragazzi stavolta non sono riusciti a sopportare questo stress e va detto che il ritiro è una mazzata per i giocatori. Anche io ne ho vissuti e devo dire che è brutto stare lontano dagli affetti, anche per un solo giorno è fastidioso”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Gianfranco Coppola, giornalista
“Se la società vuole rivalersi nei confronti dei calciatori significa anche non aprire più al dialogo. Quando li tocchi nella tasta, poi diventa problematico ragionare con i calciatori.
Napoli paga pesantemente l’assenza di un dirigente che faccia da filtro tra proprietà e blocco tecnico. Nelle società in cui ci sono figure che facciano da pompiere può anche accadere che Cristiano Ronaldo venga tirato fuori perché la situazione si risolve”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Rino Foschi, dirigente sportivo
“Se De Laurentiis vuole rivalersi nei confronti dei calciatori spacca lo spogliatoi, ma poi così si fa fatica a rimediare. Sarebbe un peccato fare un passo del genere perché Napoli è un popolo particolare, merita successi e ci sono ancora troppi obiettivi da centrare in questa stagione. Un’azione del genere potrebbe compromettere il rapporto tra proprietà e area tecnica”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Vincenzo Montefusco, allenatore
“Quando una società decide di portare la squadra ritiro e l’allenatore ne viene a conoscenza da una dichiarazione del presidente pubblica si crea una grande confusione. Al di là di ciò che c’è scritto nel contratto, c’è un’etica che va rispettata e poi se si vuole avere una leadership nello spogliatoio non è questo il modo. Quando la squadra viene a sapere che l’allenatore era allo scuro di tutto, questo diventa lo zimbello del gruppo e perde di credibilità. Ancelotti sa bene che queste cose minano il rapporto nello spogliatoio e il giocatore perde stima nel tecnico perché lo vede come uno che accetta tutto ciò che decide la società e il rapporto di stima è fondamentale in uno spogliatoio”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Luca Marchetti, giornalista
“La priorità del Napoli non è trovare un calciatore che risolva un problema tecnico, ma serenità nello spogliatoio. Poi è chiaro che si può migliorare anche dal punto di vista tecnico.
Ancelotti ha commesso qualche errore come tutti in questa situazione, ma non è la prima volta che si trova in una condizione delicata. Poi, ci può anche stare che una stagione vada storta e non si raggiungano gli obiettivi, ma questo non cancella il suo passato e quindi dal punto di vista dell’immagine non credo ce Ancelotti ne esca danneggiato.
Su Tonali ci sono tutti, non solo il Napoli. Lo scambio Hysaj-Florenzi è ipotizzabile perché Florenzi è fuori dal progetto Roma tanto quanto Hysaj è fuori dal progetto Napoli. Ibrahimovic, da quello che sappiamo noi, o torna in Italia oppure smette e la società che ha fato passi concreti per prenderlo è il Bologna”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto l’avvocato Eduardo Chiacchio, esperto di diritto sportivo
“Dal comunicato stampa diramato dal calcio Napoli si era già capito che il Napoli avrebbe avviato azioni in tutte le sedi dopo l’ammutinamento della squadra. Dinanzi al collegio arbitrale si può agire per comminare la multa, dinanzi nel tribunale ordinario invece, per il danno d’immagine”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Nino Buonocore, cantautore
“Sono dispiaciuto e preoccupato: dispiaciuto perché si poteva coronare il ciclo iniziato con Sarri con una buona stagione, ma anche preoccupato perché adesso ci troviamo di fronte all’anno zero, di nuovo, e molti calciatori andranno via. Bisognerà ripartire da un’ossatura e non sarà bello.
Se De Laurentiis vede nel futuro la possibilità di smantellare la squadra, potrebbe inasprire addirittura le sanzioni, fare cassa ed investire sul mercato”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Mario Sconcerti, giornalista
“Florenzi farebbe molto comodo al Napoli perché gioca in tanti ruoli delicati. E’ un centrocampista totale e può fare anche il terzino, oltre all’ala e alla mezz’ala verticale e poi ha 28 anni per cui è nel momento di maggiore maturazione atletica.
Ancelotti esce ridimensionato da questa situazione perché è al centro del pasticcio Napoli. Un allenatore che tiene il polso della situazione convince i giocatori ad andare in ritiro e se non ci riesce, vuol dire che ha perso il controllo della squadra.
Con l’ammutinamento il danno d’immagine c’è stato, ma nel calcio di solito queste cose rientrano. Solo che sta passando molto tempo e anche la gestione di Ancelotti non sta portando risultati”.