Avellino, non basta l’orgoglio, contro il Pescara esce tra i fischi del suo pubblico

Avellino: Frattali, Pisano (33′ st Pucino), Rea, Biraschi, Chiosa, Insigne, D’Angelo, Arini (21′ st Paghera), Visconti (1’st Sbaffo), Mokulu, Castaldo. A disp. Offredi, Nica, Tavano, Joao Silva, D’Attilio, Bastien. All. Dario Marcolin.

Pescara: Aresti, Vitturini, Fornasier, Mandragora, Ventola, Memushaj, Bruno, Verre, Pasquato (26′ st Mitrita), Caprari (26′ st Acosta), Lapadula. A disp. Fiorillo, Verde, Cocco, Selasi, Diamoutene, Cappelluzzo, Milillo. All. Massimo Oddo.

Arbitro: Ghersini di Genova.

Assistenti: Tolfo  di Pordenone e D’Apice di Parma.

Reti: 34′pt Caprari (P), 5′st Castaldo (A), 17′st Lapadula (P), 30′st Mitrita (P).

Note: Ammoniti: Castaldo, Pisano, Rea, Bruno, Acosta, . Calci d’angolo 3-1. Rec. 2’pt-3’st

In un clima di contestazione dopo gli ultimi risultati, l’Avellino scende in campo con l’obiettivo primario di ricucire lo strappo con i propri tifosi.

Buon ritmo ad inizio partita, ma, nonostante i numeri dicano che di fronte si trovano due tra le squadre che segnano e fanno segnare di più in Serie B, le occasioni latitano da entrambe le parti. La prima palla-gol del match al 24′ con la gran botta di Memushaj, ma Frattali non si fa sorprendere. Un minuto dopo reazione dei Lupi con un cross di Castaldo per Insigne che dal secondo palo mette al centro per Mokulu, ma il giocatore in maglia verde non riesce a deviare in rete. Al 34′ il Pescara passa in vantaggio grazie ad una bella azione di squadra con Lapadula che prolunga in profondità per Caprari che si sposta il pallone sul destro e con un tiro a giro porta in vantaggio i suoi. Al 38′ il Pescara ha anche l’occasione per raddoppiare sempre sull’asse Lapadula-Caprari, l’attaccante va in rete, ma l’arbitro annulla per un fuorigioco inesistente. Nel recupero del primo tempo possibilità per il pareggio dell’Avellino su cross di Insigne che attraversa l’area di rigore, Aresti esce male, ma Castaldo non trova il tempo giusto per impattare il pallone.

La ripresa si apre con l’Avellino motivato nella ricerca del pareggio e dopo appena cinque minuti gli sforzi vengono premiati: combinazione ad alta velocità tra Insigne e Castaldo, tiro di quest’ultimo dritto al sette per il pareggio dei Lupi. Esultanza polemica di Castaldo che evidentemente non ha digerito i fischi del pubblico nei confronti della squadra. Avellino addirittura vicino alla rimonta tre minuti dopo con un’azione di D’Angelo che mette al centro un pallone che Mokulu tocca appena mentre Arini non riesce a deviare in porta. Ma al 17′ Pescara nuovamente in vantaggio, stavolta con Lapadula che si sgancia sul secondo palo sul cross di Memushaj e di testa insacca alle spalle di Frattali. Al 20′ è Verre a impensierire Frattali dalla distanza, ma il portiere riesce a bloccare a terra. L’Avellino però non demorde e il Pescara si salva solo grazie alle prodezze del suo portiere: prima si oppone al 23′ alla grande sforbiciata di D’Angelo, poi due minuti dopo devia in angolo il colpo di testa di Mokulu, servito da un ispirato Castaldo. Ancora Avellino al 28′, ancora un cross di D’Angelo e ancora una volta non trovano la deviazione vincente né Castaldo né Mokulu.  Al 30′ però arriva il gol che taglia le gambe ai padroni di casa: Mitrita, appena entrato, raccoglie la respinta di Frattali e, complice la difesa non perfetta nell’occasione, piazza sul secondo palo per l’1-3 ospite. Al 38′ capita sui piedi di Sbaffo l’occasione per riaprire la partita, ma il tiro da ottima posizione è troppo centrale e sbatte sul muro eretto da Aresti. Al 42′ tentativo di Insigne, ma il tiro a giro finisce a lato. Al 43′ ci riprova Sbaffo che ne salta tre in progressione e tira, ben piazzato Aresti che blocca in due tempi. Sull’Avellino si accanisce anche la sfortuna, come quando nel recupero Paghera colpisce il palo alla sinistra di Aresti. Finisce 1-3 e la contestazione può esplodere con tutto il suo fragore.