Campania , si presenta il neo acquisto Mario Severino:”Motivazioni a mille. Puntiamo a vincere!”

Fisico mingherlino, occhi spiritati. Il calcio minore riserva sempre tante belle sorprese a lieto fine con la storia di uomini prima e calciatori poi. Mario Severino esterno sinistro classe ’86  scalpita per cominciare la sua nuova avventura calcistica col Campania dei presidenti Leone e Mascitelli.In carriera tanti seri infortuni che potevano spezzare il morale di chiunque ma la straordinaria forza di volontà e voglia di crederci sempre hanno permesso al buon Mario Severino di tornare in campo e conquistarsi  la fiducia in campo di compagni e staff tecnico.

Ultimo campionato in eccellenza tra le fila del Portici col suo grande amico ed allenatore Achille Tarantino, ora si riparte da una nuova avventura in promozione per una sfida avvincente:”Scelgo il Campania perché è un progetto ambizioso ed importante. La società è di categoria superiore. Ho ricevuto chiamate di eccellenza ma ho avuto dal primo giorno fiducia immensa da Danilo Leone optando per una scelta dettata dal cuore. Sto bene in promozione e sono tranquillo mentalmente. L’ultima stagione è andata abbastanza bene. Siamo andati a Portici voluto fortemente dal mister Tarantino. Ci dovevamo salvare, abbiamo conquistato qualcosa in più. Erano anni che il Portici non arrivava così in alto, c’è da essere abbastanza soddisfatti. A San Giorgio, Portici, col Mari,Sanità per 4 anni. Quest’ultima esperienza tra i ricordi più belli con gli ultimi due anni da capitano. Ricordi bellissimi con una società partita dalla prima categoria e invidiata da società di categoria superiore. Mi è rimasto tutto dentro con grandi attestati di stima ed affetto ancora oggi . Il momento no in carriera Negli ultimi cinque anni sono entrato quattro volte in sala operatoria per interventi chirurgici. Un po’ di tutto, sono stato un po’ sfortunato. In campo non  tiro mai indietro il piede. La mia famiglia mi dice sempre di stare attento e che non vuole venire in ospedale. Mi adatto in ogni ruolo e sudo la maglia rendendo la vita dura agli avversari. Per me calcio vuol dire pane. Quando mi sono rotto tibia e perone ,mia moglie mi rincuorava perché piangevo tutti i giorni.Ricordo il terribile infortunio col Mari. Nei momenti bui della carriera mi è stato vicino il mio mister Achille Tarantino e direttore sportivo numero 1 in Campania Marco Mignano. Penso ai giocatori come Sergio Barone e tanti altri che mi hanno dato la forza di andare avanti. Ora penso al mio presente ed al Campania col preritiro del 27:sarà l’occasione giusta per conoscerci e gettare le basi per la prossima stagione. Non ci nascondiamo:dobbiamo vincere per forza!”    MARIO FANTACCIONE