Gli spalti del Comunale di Casavatore si colorano per la prima volta di viola per ospitare lo storico debutto del Casoria Calcio, ritornato dopo ben 21 anni di assenza. La Viola del Sud gioca la sua prima gara interna lontano dal San Mauro per indisponibilità del campo, al momento alle prese con i lavori di ristrutturazione. Il primo avversario dei ragazzi di Sandro Marino è la Rinascita Sangiovannese. Prima dell’inizio del match, i casoriani di vecchia data hanno raccontato ai giovani sugli spalti le imprese del “vecchio” Casoria, quello guidato dallo storico presidente Tintori. Un’atmosfera da amarcord che, mescolata all’entusiasmo del ritorno, ha creato una bella cornice intorno a Casoria-Rinascita Sangiovannese. Una partita terminata sul risultato di 0-0 ma che, in realtà, è stata molto combattuta, soprattutto a centrocampo dove nessuna delle due squadre è riuscita a prevalere nettamente ai danni dell’altra. Un equilibrio, insomma, che è stato destabilizzato soltanto in alcune occasioni nel primo tempo, come nell’episodio del calcio di punizione battuto dal Casoria a metà primo tempo o in occasione del gran pericolo, verso la fine dei primi 45 minuti di gioco, sventato dall’estremo difensore del Casoria. La ripresa è stata caratterizzata da alcune leggerezze e disattenzioni a centrocampo che hanno dato vita a qualche insidiosa palla gol per entrambe le squadre, alcune vanificate da ottimi interventi dei due portieri, altri dalla poca precisione degli attaccanti. I viola nel finale protestano per un calcio d’angolo, netto, non assegnato dall’arbitro che non vede l’ultimo tocco del giocatore della Rinascita. La partita finisce 0-0, ma i tifosi del Casoria non dimenticheranno le emozioni dell’esordio, con i calciatori sotto la tribuna a prendere l’applauso e l’abbraccio di un’intera città che aspettava da tanto tempo questo momento.
