Sodano, Alberto, Maione, Attanasio (Paladino), Capogrosso, Amoroso Simonetti, Franco, Villino (Vosa), Di Tuccio, Manfregola. A disp. Montieri, Rocco, Pezzella All. Esposito
Virtus Liburia
Greco, Raimondi, Bouchoucha, Troisi (Masiello), Maione, Chianese, Ruffo, Di Girolamo, Serio, N.Cangiano (G.Cangiano), Garofalo (Munerotto) A disp. Nugnes, Guadagno, Orabono All. Fiorito
Arbitro Martina Iodice di Napoli
Ammoniti: Troisi, Amoroso, Cangiano, Attanasio, Raimondi
Espulsi:
Reti: 26′ Di Tuccio (C.), 55′ Troisi (V.), 78′ Ruffo (V.), 91′ Serio (V.)
CRONACA
Inattesa e brusca frenata per il Casoria, sconfitto in casa per 3-1 dalla Virtus Liburia. Insolita location per la squadra viola, costretta nel suo lungo peregrinare sui campi della provincia napoletana, ad ’emigrare’ sul sintetico di Brusciano; insolito è anche l’orario del match, si gioca infatti alle 19.30. Né Brusciano, né l’orario frenano però la passione dei tifosi casoriani, accorsi in circa 100 unità per sostenere la squadra ‘di casa’.
Nella compagine casertana, zero punti nelle prime due giornate, spicca la presenza di due ex viola: mister Fiorito e il giovane esterno Ruffo, entrambi accasatisi a Trentola Ducenta in settimana. Come in una commedia che si rispetti, e di cui si conosce già il ‘banal finale’, sarà proprio Ruffo, beniamino di casa nella passata stagione, a rendere amara la serata ai suoi ex tifosi.
Il Casoria costretto a rinunciare all’infortunato Imparato e agli squalificati Auricchio e Marsicano, scende in campo con il consueto 4-3-3: Sodano tra i pali, linea difensiva formata dalla coppia centrale Capogrosso-Amoroso e dagli esterni Franco-Maione; in mediana Manfregola, Attanasio e Franco; tridente atipico con Di Tuccio e Simonetti a sostegno di Villino.
Partita bloccata nei primi 25 minuti, ci vuole una deliziosa pennellata del solito Di Tuccio, su punizione, per sbloccarla. La rete viola scuote i 22 in campo, i neroverdi escono dal guscio e provano una reazione, che si dimostra inconsistente. Dal canto suo il Casoria prova a chiudere il match, prima con un tiro di Manfregola, deviato in corner, poi con un’azione in velocità tra lo stesso centrocampista e Villino, bravo Greco nella circostanza ad anticipare l’attaccante viola con i piedi. Lo stesso estremo difensore trentolese nega a Di Tuccio la gioia della doppietta, respingendo una velenosa punizione del trequartista viola.
Nella ripresa l’inerzia della sfida muta completamente, lo si intuisce dopo appena un minuto: punizione per la Virtus, l’ex Ruffo lascia partire un tiro destinato all’incrocio dei pali, straordinaria la risposta di Sodano. Al settimo sono ancora gli ospiti, con un diagonale di Cangiano a sfiorare il pari, che arriva 3 minuti dopo, grazie ad un eurogol di Troisi, che da fuori area indovina il tiro del sabato.
Il pari sembra ‘ribloccare’ la partita, che rischia di incattivirsi, anche a causa delle scelte spesso poco felici e decise dell’arbitro Iodice, che grazia tra gli altri lo stesso Troisi da un’espulsione per doppio giallo, non è un caso che il centrocampista lasci il campo per far spazio a Masiello. Le due squadre si allungano, salta qualsivoglia idea o presunta tale di ‘gioco’, in una battaglia di nervi e di fisico, i neroverdi appaiono più convinti e affamati, benché siano i viola a stazionare stabilmente, ma sterilmente, nella metacampo avversaria. La sola azione pericolosa per i padroni di casa giunge al 26°minuto, un tiro di Villino è respinto da Greco, sul pallone si fionda Franco, il cui tap-in finisce alto.
Gli ospiti si difendono con cattiveria e ordine, non disdegnando azioni di rimessa, affidate esclusivamente all’imprevedibilità di Ruffo, proprio il numero 7 neroverde al minuto 38, gela i suoi ex tifosi, lasciando partire un tiro da posizione defilata che beffa lo sfortunato Sodano. La reazione dei viola, privi sin dal 18°minuto di Attanasio, uscito per infortunio e sostituito da Paladino, seppur veemente risulta scomposta e infruttuosa. Vosa prende il posto di Villino, ma la piega della partita appare segnata. A sigillarla è Serio, il numero 9 ospite vede premiata la sua partita di lotta e sacrificio, da un gol nel primo minuto di recupero; a dipingere l’assist con il contagiri per la testa dell’attaccante, manco a dirlo è Ruffo.
Il match si chiude con il successo della squadra che ha saputo interpretare meglio la partita, sfruttando appieno le proprie qualità, fisiche e agonistiche di dieci/undicesimi, tecniche ed esplosive di Ruffo.
Doccia fredda, gelata per gli uomini di mister Esposito, costretti a leccarsi le ferite di una sconfitta amara, che lascia i viola a 4 punti e fa trasparire qualche dubbio non tanto sulla qualità, quanto sulla quantità di una rosa, costruita con l’intento di vincere il campionato.
Nel prossimo week-end ‘derby’ con l’Arzano City, dimenticare la Virtus degli ex e riprendere immediatamente il percorso verso la nobiltà del campionato, dev’esser l’impegno categorico di squadra, società e pubblico viola.
ADDETTO STAMPA
Pasquale Lucchese – A cura dell’Area Comunicazione della AC CASORIA 1979