A disposizione: Verrengia, Vellucci, Lombardi, Canfora.
All. Iovino Giovanni.
ASD Aurunci: Iaccarino, Di Lorenzo, Franco L, Esposito, Franco E, Bosco,(88° Prassino), Fava, Lepore, Marraffino,(53° Ruberto M.) Brancaccio Palumbo.
A disposizione: Di Donato, Follera, D’Amaro, Di Raffale.
All. Salvatore Mennillo
Arbitro: Sig. Alberto Ruben Arena di Torre del Greco
Assistenti: Sigg. Francesco Pennese di Ariano Irpino e Carmine Picariello di Avellino
Marcatori: 40° Francesco Ruberto (Cellole)
Ammoniti: Di Tommaso, Mirra, Vitale, Capasso, Varone, Cerrato, Di Serio, (Cellole)
Marraffino, (Aurunci)
Espulsi : ———-
Cellole: (Giuseppe Verrico) Le sorti della gara si decidono ancor prima del fischio del direttore di gara, appena finito il riscaldamento un malore colpisce il giovane Lombardi e il Cellole corre ai ripari inserendo Francesco Ruberto al posto del centrocampista rossoblu, proprio il sostituto di Lombardi realizza la rete della vittoria che dà ancora speranza di salvezza al Cellole, condannando oltremodo la compagine aurunca. Il bomber rossoblu a fine gara dedica la sua rete allo scomparso Sergio Primasso ex presidente della squadra aurunca del Carano e al presidente Sauchella che per gravi motivi familiari non ha potuto assistere a questa meravigliosa vittoria. La compagine aurunca ha commesso l’errore di regalare tutto il 1° tempo al Cellole, il quale passato in vantaggio ha controllato agevolmente la 1° frazione di gara, nel 2° tempo invece la reazione degli ospiti ha portato più volte pericolo alla porta difesa da uno strepitoso D’Auria, ha subito anche qualche contropiede pericoloso, ma nel finale di gara ha sfiorato in più di un occasione la rete del pareggio. Al 8° Corvino si involava sulla destra, ma la sua conclusione terminava alta. Al 16° Brancaccio sulla destra penetrava in area e tentava il tiro che terminava alto, il numero 10 ospite non si avvedeva del meglio piazzato Palumbo e l’azione svaniva. Al 40° arrivava la rete che avrebbe deciso il risultato, il nuovo entrato Cerrato recuperava palla nella tre quarti avversaria e serviva in profondità Franceso Ruberto, il quale da destra lasciava partire un perfetto diagonale che si infilava inesorabilmente alla spalle di Iaccarino, facendo esplodere i numerosi tifosi rossoblu accorsi in massa per tifare i propri beniamini. Nella 2° frazione di gara si facevano subito pericolosi gli ospiti, solo una tempestiva uscita di D’Auria sventava una pericoloso incursione di Palumbo. Al 51° Cerrato dalla destra lasciava partire un cross per l’accorrente Mirra, il quale dalla sinistra lasciava partire un bolide che sfiorava l’incrocio dei pali alla sinistra di Iaccarino. Al 59° Brancaccio dalla destra calciava un corner per l’accorrente Esposito, il quale dal limite faceva partire un gran tiro che sfiorava la base del palo alla sinistra di D’Auria. Passava solo un minuto ed era Brancaccio a sciupare un’altra occasione, il numero 10 ospite si involava da solo, ma la sua conclusione terminava sul fondo alla sinistra di D’Auria. Al 61° Lepore dalla distanza provava con un gran tiro di impensierire D’Auria, la sua conclusione deviata da un difensore rossoblu terminava di un soffio sul fondo dopo aver sfiorato il palo alla destra del portiere del Cellole. Al 63° ancora Cerrato sulla destra, questa volta a raccogliere il perfetto traversone era Francesco Ruberto, il quale tentava la conclusione al volo che veniva ribattuta da un difensore. Nel capovolgimento di fronte era Mario Ruberto a creare scompiglio nella retroguardia del Cellole, dalla sinistra lasciava partire un maligno diagonale che D’Auria con un guizzo riusciva a deviare in angolo. Al 76° con il Cellole in grande sofferenza per il pressing messo in opera dalla squadra ospite, era Palumbo che raccogliendo un perfetto corner effettuato dalla sinistra da Mario Ruberto di testa colpiva il palo alla sinistra di D’Auria. Al 82° Lepore calciava una punizione per Palumbo appostato sul 2° palo, il numero 11 ospite metteva al centro per Brancaccio che non ne approfittava. Al 87° ancora Lepore su punizione e ancora Palumbo in evidenza, il colpo di testa del numero 11 giallo blu terminava alto oltre la traversa. Ultimi interminabili minuti di recupero, con il Cellole rintanato a difendere i 3 punti e la compagine ospite del Aurunci alla ricerca del pari, pari che D’Auria con un superbo intervento negava alla formazione ospite respingendo d’istinto una ravvicinata conclusione di Mario Ruberto. Ancora pericolo per il Cellole al 93° quando Brancaccio raccoglieva un corner calciato da Mario Ruberto e con una spettacolare rovesciata sfiorava il palo alla sinistra di D’Auria. Terminava la partita dopo 5 interminabili minuti di recupero per il Cellole, i ragazzi in casacca rossoblu applauditi dai tifosi cellolesi festeggiavano la vittoria, mentre nelle fila degli ospiti si intravedeva grande rammarico per il risultato che non premiava i sforzi prodotti in campo.
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