Cicciano, biancorossi alla ricerca del primo successo stagionale lontano da casa. Il Segretario Arvonio:”Contro il Real San Nicola non sarà una gara semplice”

Dopo la vittoria col Cimitile della scorsa giornata di campionato, il Cicciano è a un solo punto dalla prima posizione e domani pomeriggio andrà a far visita al Real San Nicola, formazione che occupa il penultimo posto del campionato di promozione girone A. I biancorossi sono alla ricerca del primo successo stagionale lontano dal Magnotti e alla vigilia del match col San Nicola a parlare è il segretario del Cicciano Dott. Clemente Arvonio.

La vittoria col Cimitile ha proiettato il Cicciano ad un punto dalla vetta. Domani si aspetta la prima vittoria in trasferta?

“Dopo la vittoria nel derby, cerchiamo la prima vittoria fuori casa per dare continuità al nostro percorso e rimanere nelle posizioni che ci competono in classifica. Non sarà una gara semplice perché tutte le squadre ci affrontano e ci temono giocando la partita della vita.  Noi però abbiamo giocatori importanti, capaci di farci vincere queste partite”.

A dicembre ci sarà la sessione invernale di calciomercato. La società ha già deciso in che ruoli intervenire?  Ci può dire qualche nome?

“Abbiamo costruito una squadra di blasone, a mio avviso completa in tutti i reparti,  giocatori che hanno affrontato  anche categorie superiori e vinto campionati importanti. Certo tante squadre si rafforzeranno a dicembre e si capirà chi vorrà disputare un campionato da protagonista. Sicuramente chi verrà sarà il benvenuto e utile alla causa”.

Col Cimitile, seconda marcatura stagionale per  il giovane attaccante Tedeschi(classe 2000). In queste categorie i campionati si vincono anche con l’apporto degli under.

“Per vincere un campionato di questo tipo bisogna avere un giusto mix di giovani e calciatori più esperti. Gli under sono fondamentali per vincere questo campionato, ma noi pensiamo anche in  proiezione futura. Il nostro intento è quello di avere un’ossatura formata da under promettenti per farli crescere gradualmente. Tornando a Tedeschi penso che tutti hanno apprezzato le sue qualità. Non è da tutti i giorni vedere tanta maturità in un ragazzo di 16 anni. Ha bisogno di crescere e per questo non bisogna caricarlo di troppe pressioni. Il calcio alla sua età viene visto soprattutto come divertimento, un valore che si è perso in questo calcio moderno, dove contano più i procuratori che la maglia”.
Ufficio Stampa Cicciano Calcio

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