Costa la testa della classifica alla ASD Torrese la trasferta di Angri con il Deportivo Doria.
L’anticipo di sabato pomeriggio finisce 2-0 per i padroni di casa.
Dopo le fatiche infrasettimanali di Coppa Campania, la Torrese si presenta allo stadio
Pietro Novi con un 4-3-1-2 offensivo e l’esordio di Barbera in attacco.
La sfida si presenta fin da subito complicata, però, ed è il Deportivo Doria a passare in
vantaggio al 11esimo minuto con Testa.
La Torrese attacca, ma trova di fronte una squadra organizzata e difensivamente compatta.
Gli ospiti non sfondano, complici numerosi errori sotto porta e la capacità del portiere di
casa di vanificare più di un’opportunità.
Nella ripresa la partita si incattivisce. La Torrese si riversa a piene forze nella metà campo
avversaria, ma ad andare in gol è ancora una volta il Deportivo Doria con la rete di
Quattroventi a circa dieci minuti dal termine.
E’ l’episodio che taglia definitivamente le gambe alla squadra di Torre del Greco, alla sua
seconda sconfitta in campionato.
“Abbiamo preso gol a freddo – commenta l’esordiente Fabio Barbera – e subito dopo loro si
sono chiusi con una difesa a sei. Abbiamo creato molte occasioni, ma non siamo riusciti a
fare gol. E’ stata colpa della nostra imprecisione e anche della bravura del loro portiere,
abile in molte occasioni. Comunque lotteremo fino alla fine per qualcosa di importante”.
“Loro dopo il goal si sono solo difesi – il parere di Francesco Russo – per tenere un risultato
per loro importantissimo vista la classifica. Con il passare del tempo si sono anche
surriscaldati gli animi, il che ha agevalato loro con varie perdite di tempo.
Mancano ancora molte partite e siamo già pronti a ripartite da domenica prossima”.
“Siamo andati in difficoltà su un campo in terra battuta – dice il mister, Ciro Vivace, a fine
gara – un terreno di gioco che ha penalizzato una squadra tecnica come la nostra. Sono certo
che da questo passaggio a vuoto ci rialzeremo più forti di prima e con la voglia di
dimostrare a noi stessi quanto valiamo. Ma si deve ripartire da due fattori imprescindibili:
l’umiltà e la forza del gruppo, elementi che hanno caratterizzato il nostro cammino fino ad
ora. Non è una partita che fa cambiare il valore di una squadra. E da lunedì torniamo a
lavorare per dimostrare il nostro valore già dalla gara di domenica.