Lisbona, 5 gennaio 2014 – Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Eusebio da Silva Ferreira, ex stella del calcio portoghese e vera leggenda sportiva. Lo ha annunciato la Lusa citando il Benfica squadra con cui vinse la Coppa dei Campioni nel 1962.
Eusebio, è morto nella notte per un arresto cardio-respiratorio. Aveva 71 anni, originario del Mozambico, era soprannominato la ‘Pantera nera’.
Ambasciatore del calcio portoghese nel mondo, la ex Perla Nera era da tempo malato. Nel giugno 2012 era stato ricoverato per diverse settimane presso l’Ospedale da Luz di Lisbona, in seguito a problemi cerebrovascolari accusati mentre era in Polonia, a seguito della Nazionale portoghese per gli Europei. Eusebio si era sentito male a Poznan ed era stato ricoverato in ospedale prima di essere trasportato in Portogallo.
Considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi, Eusebio ha giocato nel Benfica e nella Nazionale ed è stato determinante nella conquista del terzo posto nella Coppa del Mondo del 1966 in Inghilterra.
CRISTIANO RONALDO: ETERNO – “Sempre eterno Eusebio, riposa in pace”. Così Cristiano Ronaldo sul suo profilo Twitter commenta la scomparsa a 71 del leggendario Eusebio, storico attaccante del Benfica e della nazionale portoghese.
LUIS FIGO: IL RE – “Il re! Grande perdita per tutti noi! Il più grande!”, Così Luis Figo sul proprio profilo Twitter commenta la scomparsa a 71 del leggendario Eusebio, storico attaccante del Benfica e della nazionale portoghese.
SCHEDA – LA PERLA NERA N.8 – E’ morto a 71 anni Eusébio da Silva Ferreira, leggenda del calcio portoghese e uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Attaccante dotato di ottima tecnica e velocità, notevoli qualità atletiche e acrobatiche, aveva un destro potente e preciso. Considerato il giocatore portoghese più forte della storia, fu eletto Pallone d’oro nel 1965 e Scarpa d’oro due volte (1968, 1973).
Occupa la 9/a posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX° secolo pubblicata da Istituto internazionale di storia e statistica del calcio (Iffhs). Nato il 25 gennaio 1942 a Lourenço Marques, in Mozambico all’epoca colonia portoghese, entrò giovanissimo nelle file dello Sporting Lourenço Marques, allenato dall’ex portiere della Nazionale italiana Ugo Amoretti, che lo propose, senza successo, alla Juventus, al Torino, al Genoa e alla Sampdoria.
Nel 1960, venne segnalato al grande allenatore ungherese Béla Guttmann che lo portò al Benfica. Dopo soli due anni, la Perla Nera, contribuì con una doppietta alla seconda storica vittoria di fila del club lusitano nella Coppa dei Campioni del 1962 battendo in finale il Real Madrid di Puskas e Di Stefano per 5-3. Con la Nazionale portoghese ottenne il finora ineguagliato terzo posto finale ai Campionati del Mondo del 1966, in Inghilterra. Della manifestazione fu anche il capcannoniere con 9 reti.
Nel suo palmarès anche undici titoli nazionali con il Benfica e cinque coppe nazionali, sette volte capocannoniere, oltre appunto alla Coppa dei Campioni del 1962. Con il Benfica realizzò 291 reti in 313 partite di campionato (0,93 gol a partita), e 57 in incontri internazionali; con la Nazionale andò in gol 41 volte in 67 incontri disputati. Nel 1975 si trasferì in America dove militò nei Boston Minutemen, nei Toronto Metros-Croatia, nei Las Vegas Quicksilver e poi nella formazione messicana del Monterrey. Dopo un’ultima breve parentesi casalinga nel Beira-Mar chiuse l’attività agonistica. Nel 2008, in suo onore, è stata istituita l’Eusébio Cup.
fonte: quotidiano.net