
Che rapporto c’è tra te e la piazza?
“Io ho giocato a Giugliano sempre con Sestile come presidente. E’ calorosa e mi sto trovando bene anche come tecnico, perché è una piazza che accoglie sia i calciatori sia gli staff”.
Il Giugliano ha tre portieri, tutti under, tutti bravi. Come ti stai trovando?
“Partiamo con Mola inevitabilmente: lo conoscevo bene da qualche anno, un under di categoria superiore che spicca per qualità tecniche e morali. Lo sto imparando a conoscere bene quest’anno ed è un portiere sul quale si può fare affidamento per il presente e per il futuro. Passando a Riccio invece, ce l’ho con me per il terzo anno di fila: prima a Gragnano, poi a Pozzuoli: è un 2000 di buonissima prospettiva che ha bisogno di giocare e sono convinto che anche lui darà il suo contributo. Infine, voglio parlare di Castrese Catuogno. Faccio una nota di merito al ragazzo che mi ha colpito per le doti tecniche nonostante le panchine ma è soprattutto per le doti umane, è educato e straordinario”.
A volte ti prendo in giro, dicendo che se non ci tirano in porta, non serve l’allenatore dei portieri, ma seriamente, quanto è importante per la fortuna di un portiere, una difesa di ferro?
“Sfondi una porta aperta. E’ vero che il portiere deve avere le sue qualità ma avere una difesa con Di Girolamo, Cassandro o Carbonaro è un motivo in più di tranquillità e questo fa rendere al meglio il portiere. un binomio portiere-difesa di buon livello permette alla squadra di avere dei punti in più a fine anno”.
Leonardo Ciccarelli, addetto stampa FC Giugliano 1928
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