Inoltre, evitando di soffermarci su tutti i punti del provvedimento, non essendo questa la sede opportuna, ci preme far chiarezza sul primo e l’ultimo degli episodi “raccontati” nel provvedimento:
– “Al termine della gara, all’ingresso del tunnel che conduce agli spogliatoi, un calciatore della squadra avversaria veniva colpito da una violentissima gomitata alla nuca sferrata da una persona non identificata e non iscritta in lista ma chiaramente riconducibile alla società.”
Ebbene, come riportato da più testate giornalistiche, l’aggressione al calciatore dell’A.S.D. Città di Siracusa è avvenuta da parte di un tifoso della stessa società sicula che, una volta scavalcata la recinzione del settore ospiti, ha colpito lo stesso come riportato ed è prontamente ritornato nel proprio settore scavalcando nuovamente la recinzione.
– “Circa 40 minuti dopo l’accaduto, all’uscita degli Ufficiali di gara dal proprio spogliatoio, uno dei summenzionati aggressori si avvicinava rivolgendo loro espressioni intimidatorie.”
L’”aggressore”, qualificatosi come Presidente alla presenza di un Capitano ed un Maresciallo dei Carabinieri, al solo fine di assicurarsi della tranquillità degli ufficiali di gara, avrebbe mai potuto rivolgere espressioni intimidatorie agli stessi senza che le forze dell’ordine intervenissero?
A parere della scrivente appare ovvio che il provvedimento sia gonfio di inesattezze e sproporzionato ai reali fatti accaduti, dai quali questa società è completamente estranea. Pertanto nei prossimi giorni verrà predisposto ricorso presso gli organi competenti perché i fatti non sussistono e seguiremo tutte le vie legali, anche quelle non sportive, per difendere i nostri diritti e non ledere l’immagine della Società e dell’intera Città di GRAGNANO.
Ufficio Stampa Gragnano Calcio