MARCATORI: 3’ Aracri, 54’ Carotenuto
CITTA’ DI NOCERA (4-4-2): Amabile; Apparenza, Cuomo, Cacace, Fonzino; Ciotti (74’ Vitolo), Di Pietro, De Liguori, Aracri (76’ Scibilia); Marcucci, Carotenuto (72’ Majella). A disposizione: Sorriso, Criscuolo, Ferraioli, Iuliano. All. Vincenzo Maiuri
US SCAFATESE (4-3-2-1): Gallo; Sgueglia (21’ Matrone P.), Romano M. (65’ Vitiello), Terlino, Ferrauto; Avino, Maio, Mandica (59’ Matrone V.); Ferrentino; Romano U., Maione. A disposizione: Francavilla, D’Alessio, Manzo. All. Antonino Amarante
ARBITRO: Giovanni Sanzo di Agrigento; Assistenti: Michele D’Ambrosio e Romualdo Piedipalumbo di Torre Annunziata
NOTE: Ammoniti: Apparenza, Marcucci, Di Pietro (CN), Terlino, Avino, Mandica (US). Recuperi: 1’pt, 4’st. Corner: 7 – 5. Al 18’ Carotenuto (CN) fallisce calcio di rigore.
Finisce con un secco 2 – 0 in favore dei padroni di casa del Citttà di Nocera. Sconfitta che vale a dire sesto risultato negativo consecutivo. Oggi a dire il vero i tre punti non rientravano nel bilancio stagionale, infatti, la squadra è parsa intimorita. Troppo poco il tempo per ricompattare l’ambiente dopo i grossi movimenti in entrata ed uscita, alla fine si paga dazio.
Eppure parte bene l’US che prova un tiro con Maione anche se finito alto. E’ solo impressione, poiché un attimo dopo dalla destra Apparenza fa tutto bene: si porta sul fondo, cross teso e sul secondo palo Aracri si china di testa e la mette dentro. I rossoneri non si accontentano ed al 17’ trovano un penalty per fallo di Terlino sul tambureggiante Aracri. Dal dischetto Carotenuto effettua una cattiva conclusione centrale, Gallo è bravo a non muoversi, così riesce a respingerla. Prima della pausa un’occasione per parte per entrambe gli “ex”: Marcucci che di testa sfiora la traversa, altrettanto Romano. Nella ripresa Maione impegna in due tempi Amabile ma al 52’ arriva il 2 – 0 per opera di Carotenuto con una cannonata di prima intenzione su suggerimento di Ciotti. La gara si trascina al fischio finale con i molossi che di tanto in tanto provano a siglare il tris senza riuscirvi.
Enzo Cavallaro