Biancorossi in vantaggio con la rete del nuovo difensore, nella ripresa la rimonta locale
di MARIO LUBRANO LAVADERA
NOLA 1 – 1 ISOLA DI PROCIDA
NOLA: Balbi 6, Marino 5,5, Caliendo 6, Alfieri 5,5 (10’ s.t. Longobardi 6), Zeno 6, Caccavale 6,5, Conte 6, Cavezza 6 (35’ s.t. Addeo 6), Nappi 5, Della Marca 6, Sasso 6 (22’ s.t. Di Biase 7). (In panchina Spirito, Falco, Di Napoli, Pastore) All. Santaniello 6
ISOLA DI PROCIDA: Bardet 6, Attore 6,5, Liccardo 6, Aprile 6, Vallefuoco 6,5, Fiorillo 6, Strazzulli 5 (16’ s.t. Quirino 6), Gaveglia 6, Cifani 5,5 (35’ s.t. Minauda 6), Quaranta 6 (23’ s.t. Costagliola L. 6), Costagliola A. 6,5. (In panchina Scotto di Marrazzo, Rivetti, Muro, Cibelli) All. Lubrano Lavadera 6
ARBITRO: Caputo Antonio di Benevento 5,5 (ass. Pisaniello Andrea di Benevento e Esposito Stefano di Benevento)
RETI: 18’ p.t. Vallefuoco (P), 31’ s.t. De Biase
NOTE: calci d’angolo 2-2. Ammoniti Conte (N), Cifani, Gaveglia, Costagliola L. (P). Durata p.t. 47’, durata s.t. 49’. Spettatori 700 circa.
Arriva un pareggio nella prima stagione dell’Isola di Procida. Nella gara valida per il primo turno di coppa Italia, i biancorossi impattano allo “Sporting Club” di Nola, davanti ad una cornice di pubblico da grandi palcoscenici. Un Procida dal doppio volto: positiva la prestazione degli isolani nei primi sessanta minuti, meno nel finale quando il Nola è venuto fuori pareggiando un incontro che sembrava ormai perduto. Lubrano sceglie Tony Costagliola, capitano del Procida, come partner di Cifani con Strazzulli, preferito a Quirino come ’97, e Quaranta esterni di centrocampo. Restano fuori Muro e Lorenzo Costagliola, relegati in panchina dal tecnico biancorosso. Dall’altro lato è Nappi a guidare l’attacco bianconero con l’esperto Della Marca alle spalle. Inizia bene il Procida che già dai primi minuti dimostra di avere un discreto gioco: gli isolani mantengono il possesso di palla con una discreta qualità accelerando nei momenti in cui la sfera arriva nei piedi di Quaranta e Costagliola. Al 18’ su un cross calciato da Quaranta svetta più in alto di tutti il difensore Davide Vallefuoco che batte l’incolpevole Balbi per il punto dell’1-0. Bagna con un bel gol il suo esordio in maglia biancorossa il forte difensore arrivato dall’Orvietese. La reazione nolana è tutta in una punizione dal limite di Nappi che arriva debole tra le braccia del portiere isolano Bardet dopo una deviazione della barriera. Gioca meglio il Procida che, però, non riesce ad impensierire il giovane portiere locale Balbi. Al 28’ ci prova Alfonso Aprile con una conclusione da distanza siderale ma la sfera termina abbondantemente a lato. Al 45’ arriva la migliore occasione per il Nola: Cavezza apre il gioco per Sasso, cross dell’esterno nolano per Napoli che, al centro dell’area di rigore, devia al volo tra le braccia di Bardet. Allo scadere ci riprovano i locali con una punizione di Della Marca che viene bloccata dall’estremo difensore isolano. Nella ripresa il copione della gara non cambia fino al sessantesimo, quando il Procida arretra troppo il proprio baricentro pagando anche un po’ la fatica. Gli isolani lasciano campo al Nola che al 25’ sfiora il pareggio: lancio di Cavezza per Conte che prova il tiro al volo di destra, ma la conclusione dell’esterno locale termina di poco a lato. Il gol è, però, rinviato di qualche minuto: è il 31’, infatti, quando Di Biase anticipa Liccardo insaccando di testa un cross di Caliendo proveniente dalla sinistra. Esplode la tribuna locale, gremita da almeno settecento spettatori. Il Procida prova a riuscire dal guscio ma tenta la conclusione soltanto con l’infortunato Liccardo al 47’, con la conclusione dell’esterno isolano che si perde di poco alta. Finisce in parità una partita dove il Procida ha messo in luce tante cose buone ed altre da migliorare. C’è ancora da lavorare per quanto riguarda la condizione fisica, e non poteva essere altrimenti visto che si è soltanto alla prima uscita stagionale. Bene, invece, l’asse centrale della squadra con Vallefuoco-Fiorillo e Aprile-Gaveglia che hanno dimostrato di essere due coppie importanti per la difesa ed il centrocampo. Ancora indietro di condizione Cifani, che ha bisogno di tempo per ingranare, mentre la società dovrà correre ai ripari per migliorare il pacchetto ’97 perché Strazzulli, almeno in quest’occasione, non è sembrato all’altezza.
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