SAN GIORGIO: De Santis, Pane (1’st Acampora), Ciliberti, Rigotti, Polverino, Punzo G., Viscovo (41’st Esposito), , Tezzi (1’st Olivazzi), Benedetto (43’st Pellecchia), Rossi, Di Domenico (10’st Madonna). In panchina: Giliberti, Sbordone. Allenatore, Diego Maradona
L. GRAGNANO (BOYS PIANURESE) : Al Ajo, Cangiano, Caperchio, D’Apozzo (34’st Vassallo), Sanges, D’Alessandro (30’st Liccardo), Longobardi (39’st Palma), Gisonna (37’st Landinetti), Mele, Caccavale, Campoccio (19’st Musella). In panchina: Monti, Costagliola. Allenatore, Baratto
ARBITRO: sig.na De Maio di Ercolano
RETE: 25’st Viscovo
NOTE: circa 50 gli infreddoliti spettatori che hanno assistito alla partita; ammoniti Punzo (SG), Cangiano, Caperchio, Gisonna, Mele, Caccavale, Landinetti; recupero: 1’pt, 6’st
San Giorgio a Cremano 02 febbraio 2015 –
Dopo il pit stop di domenica pomeriggio al San Costanzo di Capri, il San Giorgio di Diego Armando Maradona ritorna alla vittoria e riprende il cammino da capolista sia pure in coabitazione con il Quarto dopo aver dominato il girone E come leader solitario. Al ritorno al Paudice i granatini hanno incrociato il Leonida Gragnano, formazione completamente rifatta dal girone di andata, ma con lo stesso spirito combattivo di inizio campionato. I ragazzi di Pianura la cui società ha rilevato il titolo di Promozione dal L. Gragnano, sono arrivati a via Sandriana con il fermo proposito di dare il secondo dispiacere consecutivo ai ragazzi di Maradona. Questa volta hanno trovato il manto sintetico del Paudice e non quello di patate di Capri. Su di una superficie degna di un rettangolo di gioco, prima o poi è la squadra più tecnica che gioca a calcio con palla a terra ad avere la meglio. Specie nel primo tempo e a tratti nella ripresa si è ripetuto l’atmosfera del San Costanzo con gli ospiti a mettere il match sulla fisicità con entrate al limite del regolamento che la signorina De Maio, della sezione di Ercolano, ha saputo dirigere con fermezza e precisione. La prima fase di gioco è stato un vero festival di gol mancati per un soffio dagli attaccanti sangiorgesi. Prima Viscovo e in successione Benedetto, Di Domenico mancavano il bersaglio per imprecisione dovuta a troppa precipitazione. Il desiderio di ritornare alla vittoria era maggiore dell’agonismo esagerato dei ragazzi di Baratto che volevano sbarrare il passo alla capolista ad ogni costo. Le sei ammonizioni (alcune delle quali meritavano il rosso) degli ospiti contro l’unica inflitta al capitano di casa la dice lunga sul clima visto sul rettangolo di gioco. Il primo tempo si chiude con la sterile superiorità tecnica dei ragazzi di Maradona con De Santis inoperoso e infreddolito tra i pali e un palo che si sostituisce a Al Ajo che riprende la ribattuta bloccando la sfera davanti alla porta. Al ritorno in campo il canovaccio della partita non cambia. E’ sempre il San Giorgio a fare la partita e a comandare il gioco con continue incursioni alla porta di Al Ajo. La sfuriata agonistica dei ragazzi di Pianura incomincia a mostrare cedimenti. La lucetta dell’ossigeno incomincia a lampeggiare e Rossi e compagni hanno maggiore possibilità di ragionare senza guardarsi necessariamente le caviglie. Viene fuori la vera squadra di Maradona che domina per tutta la seconda parte di gara. La base del palo di Al Ajo dice ancora di all’ennesimo affondo granata e la partita si trascina sul risultato di partenza. Bisogna arrivare al 25’ per registrare il risultato in favore dei padroni di casa. Viscovo si lancia sulla destra per arpionare una verticalizzazione dalle retrovie; il numero 7 controlla l’attrezzo e appena entrato in area sgancia una bordata rasoterra che si arresta nel secondo palo alle spalle del portiere. E’ il gol che sblocca il risultato e sancisce il ritorno alla vittoria alla squadra di Maradona. Il lungo recupero, 6 minuti, vede il San Giorgio ancora all’attacco, anzi, con una punizione dai 20 metri spostata sulla destra. Sulla palla Rossi, la barriera è superata ma l’incrocio dei pali di Al Ajo dice ancora di no. Sulla ribattuta si avventa Madonna e mette nella porta sguarnita. La signorina De Maio fischia nel momento dell’impatto con il legno e fischia la fine dopo 51 minuti di arrembaggio granata.
Giacomo Di Sarno
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