FULGOR S.GIORGIO – SAN GIORGIO 1 – 2
FULGOR S.GIORGIO: Miele, Ibello, Pace (22’st Guarracino), Scognamiglio, Cozzolino, Eboli, Aprea, Annella, D’Addio (46’st Caccio), Borriello, Fasciglione (15’st Orlanduccio). Allenatore, Ciro Raticella (in panchina Ernesto Varone).
SAN GIORGIO 1926: Punzo M., Punzo G., Sbordone (1’st Rigotti), Scognamiglio A., Monfregola, Ciliberti, Zambrano (28’st Tezzi), Casolaro, Madonna, Rossi (44’st Montesano), Di Micco (39’st de Simone). In panchina: Giliberti, Viscovo. Allenatore, Diego Armando Maradona jr.
ARBITRO: Nocera di Nocera Inferiore
RETI: 4’pt Borriello, 5’st Monfregola, 18’st Di Micco
NOTE: pubblico delle grandi occasioni per una partita di Attività Mista; ammoniti: Cozzolino, Orlanducci (FSG), Punzo M., Punzo G., Scognamiglio A., Monfregola, Rigotti (SG); espulsi: al 38’st Ibello e al 48’st Veneruso; angoli 3 a 6; recupero, 1’pt, 5’st.
Barra, 8 dicembre 2014 –
Come si può perdere una partita in 45 minuti e come la si può vincere in un attimo ! E’ quanto hanno imparato i numerosi spettatori accorsi sulla tribuna del “Di Vittorio” di Barra per assistere al derby stracittadino tra la Fulgor S.Giorgio e il San Giorgio 1926 valevole per la 7^ giornata del campionato juniores di Attività Mista. Come tutti i derby che si rispettano, ci si aspettava una partita carica di agonismo e di motivazioni con i ragazzi di Radicella che approcciano la gara con il massimo dell’agonismo per non permettere ai pari età avversari di fare la partita e far valere la loro migliore classifica. Come si prevedeva così è stato. I primi 45 minuti accennati in apertura di cronaca si riferiscono, appunto, alla superiorità territoriale e di pericolosità evidenziata dai bianco crociati di Radicella che hanno fatto gara a se per tutto il primo tempo: padroni del campo e al comando del gioco per la prima parte della gara. Il San Giorgio per 45 minuti non è riuscito ad entrare in partita surclassato dall’agonismo asfissiante degli avversari che gli hanno impedito di ragionare e imbastire qualche azione per portare qualche pericolo alla porta di Miele. Passano appena quattro minuti dal fischio del signor Nocera di Nocera Inferiore, molto bravo a tenere in pugno una incontro, o meglio, uno scontro che minacciava di degenerare da un momento all’altro, e i bianco crociati della Fulgor passano in vantaggio con Borriello, certamente il migliore dei suoi. Il numero 10 raccoglie il lungo lancio in area, aspetta l’uscita di Punzo dai pali e lo scavalca con un delizioso lob sotto la traversa. Palla al centro per la ripresa del gioco e Fasciglione fallisce il raddoppio a porta vuota svirgola a lato dell’area piccola; arriva in ritardo Aprea che mette definitivamente sul fondo. Al 27’ si fa vedere il San Giorgio con una punizione di capitan Rossi dalla trequarti, la palla arriva a Madonna a centro dell’area; la rovesciata del lungo numero 9 passa alta sulla traversa. Al 38’ ancora un pericolo portato dai ragazzi di Varone, che sostituisce Radicella sulla panchina, è sempre Borriello che, per troppa precipitazione, manca il facile raddoppio. Nella foga, il numero 10 resta a terra per infortunio e deve farsi soccorrere dal massaggiatore fuori dal rettangolo di gioco. Al 44’ è ancora la Fulgor a mancare per l’ennesima volta il raddoppio: Aprea, a tu per tu con Punzo, mette di pochissimo a lato. La prima frazione di gioco si chiude con il minimo vantaggio per i padroni di casa che avrebbero potuto, e dovuto, andare al riposo con 3 o 4 lunghezze di vantaggio. Nella ripresa inizia un’altra partita. Nel silenzio dello spogliatoio, dopo la prevedibile arrabbiatura di mister Maradona, arriva l’attimo vincente con cui abbiamo aperto queste note. Diego jr manda a riscaldarsi Rigotti e invita il bravissimo Sbordone a fare la doccia. E’ un cambio tattico non tecnico che fanno gli allenatori, che sanno leggere la partita e hanno talento. Quelle invenzioni che permettono di incassare punti con un gol di svantaggio. Sbordone resta negli spogliatoi e Rigotti aspetta a bordo campo che l’arbitro annota il cambio. Da quel momento inizia un’altra partita con una sola quadra in campo. Questa volta il San Giorgio 1926 ! Il talentuoso Rigotti affianca il torello Casolaro a centro campo e dirige i compagni dettando i tempi e conferendo quell’ordine che è mancato per tutto il primo tempo. La lucetta rossa, che indica la benzina nelle gambe dei ragazzi di Varone, incomincia a lampeggiare e con le energie vaporizza anche la foga agonistica dei padroni di casa che consegnano nelle mani dei cuginetti sangiorgesi il pallino del gioco. Vengono fuori le qualità tecniche dei granatini, oggi in casacca blu, che iniziano la loro partita che li consoliderà ancora di più alla testa del girone E. Al minuto 3, Madonna arriva sul fondo, pesca Zambrano al limite dell’area, la conclusione del numero 7 passa di poco a lato. Un giro di lancetta e Di Micco, in cavalcata solitaria, si porta a un passo dalla porta; Miele è bravissimo a mettere in angolo con un piede. Dal tiro dalla bandierina arriva il pareggio: Monfregola, si sgancia dalle retrovie e, nella mischia, schiaccia di testa in fondo alla rete. E’ il gol liberazione che mancava al San Giorgio per imporre la sua superiorità tecnica e territoriale. Al 18’ i ragazzi di Maradona passano in vantaggio: Di Micco si distende sulla fascia sinistra, converge verso il primo palo e lascia partire un fendente in diagonale che si insacca nel secondo palo rendendo vano il tentativo di Miele. Al 24’ i bianco crociati di Varone vanno vicino al pareggio con uno dei pochi tentativi lasciati dalla capolista: è ancora Borriello, spalle alla porta, con una zuccata in area a cercando di sorprendere Punzo che blocca con sicurezza. Maradona dalla panchina riprende con intelligenza i campi necessari a portare in porto la vittoria. Al 28’ chiama in panchina Zambrano e manda in campo Tezzi; un minuto dopo fa riposare il generosissimo Casolare per l’arcigno Veneruso, un centrocampista per un difensore puro e nel giro di cinque minuti chiama a se prima Di Micco e poi Rossi per De Simone e Montesano; gli elementi adatti per ammaestrare gli ultimi minuti di gioco e portare a casa i tre punti. Al 35’ Madonna si invola tutto solo verso Miele e fallisce clamorosamente l’occasione per allungare il vantaggio. Giusto il tempo per una espulsione per parte: al 38’ Ibello per doppia ammonizione e Veneruso per rosso diretto. Il signor Nocera emette il triplice fischio di chiusura e il capolavoro tattico di Diego Armando Maradona jr si può dire riuscito. Tra i sedici granatini che hanno partecipato alla “battaglia” e che hanno portato via dal “Di Vittorio” di Barra i tre punti si aggiunge lui, il mister, al quale spetta il merito maggiore. Buon sangue non mente.….e non poteva essere diversamente ! Giacomo Di Sarno
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