L’obiettivo della manifestazione è sensibilizzare la cittadinanza e la politica a intervenire il prima possibile per risolvere la questione stadio.
Lo scorso 4 novembre, com’è noto, è crollato il muro di cinta della struttura sportiva – l’unica presente in città – causando la chiusura al traffico pedonale e veicolare di via Alfonso Negro (ex via Doglie). Sono passati oltre tre mesi e da allora il Comune nulla ha fatto per rendere agibile lo stadio per le gare interne.
Al momento la struttura è utilizzata solo per gli allenamenti a porte chiuse grazie all’intervento di Umberto Raiano e Ciro Borrelli – rispettivamente presidente e presidente onorario della società – che hanno fatto in modo di garantire l’utilizzo minimo dell’impianto, a spese proprie.
Grande è anche il danno per i bambini della Scuola calcio S.C. Ercolanese che come la Prima squadra e la Juniores sono costretti a trovare ospitalità altrove.
In una città nota in tutto il mondo, riteniamo che anche lo sport sia uno strumento di veicolo culturale per i valori che ha in sé: rispetto dell’avversario, della diversità e meritocrazia. Voler fare cultura senza sport sono solo parole vuote.
Ufficio stampa S.C. Ercolanese