SARNESE: Sorrentino 6, Tortora (98) 6, Dalla Monica (96) 6, Sannia (97) 5,5 (14’ st Ammaturo (97) 4,5), Nocerino 7, Mazzei 6, Di Finizio 6,5, Nasto 6, Figliolia 6,5, Calemme (97) 6, Cacciolotto (98) 5,5. In panchina: Rizzo (96), Miccichè (97), Langella (97), Talia (96), Tammaro (98), Elefante. Allenatore: .
ARBITRO: Rinaldi di Messina 5 (Micalizzi e Spina di Palermo)
MARCATORI: 3’ st Figliolia (rigore)
NOTE: 150 spettatori circa (30 gli ospiti). Angoli: 5-7. Recupero: 1’ pt, 6’ st.
Ammoniti: Ferreira (SE), Sannia (SA). Espulsi: Paviglianiti (SE) e Ammaturo (SA) al 23’ st per proteste.
Di Pasquale Scalise
SERSALE (CZ) – To be or not to be. Essere o non essere una squadra da Serie D. La Sarnese si è presentata in campo con un dilemma nel cuore e cento altri nella mente. Una partita strepitosa, sotto il profilo delle emozioni, di fronte a un Sersale matematicamente condannato alla retrocessione ma, allo stesso tempo, per nulla facile da affrontare sotto il piano dell’intensità e dell’agonismo. Una gara dai due volti, a voler rivolgere il binocolo sui novanta minuti di calcio totale offerti al pubblico presente al “Ferrarizzi”. Perché se è pur vero i calabresi non hanno ormai nulla da dire sul campionato, sull’altro piatto della bilancia la Sarnese ha avuto tra le mani l’opportunità per assestare un colpo fondamentale in ottica playout. E nel calcio, come spesso accade, i programmi di inizio gara sono totalmente diversi rispetto all’esito – talvolta fatale, talvolta festoso – sciorinato dal verdetto del campo.
Signore e signori, Sersale-Sarnese è stato uno snodo cruciale di fine stagione. Un incrocio imprescindibile per i conteggi mozzafiato di bassa classifica. Ed è così che il vortice della cronaca ha proiettato una gara maestosa sul piano dell’agonismo; ma anche intensa, vibrante e spettacolare. Alla fine sono stati proprio i ragazzi del tecnico Esposito a spuntarla, grazie a un calcio di rigore (in verità molto contestato dai locali) realizzato al 3’ minuto della ripresa e firmato dall’attaccante Figliolia. Il Sersale ha reagito allo svantaggio con veemenza senza però riuscire a trovare il pareggio, mentre la Sarnese sciupa il raddoppio con una doppia traversa colpita da Calemme al 45’.
Enorme la soddisfazione dell’allenatore Esposito, che non ha mancato di elogiare la prova maiuscola offerta dai suoi uomini: «Sapevamo che venire a giocare in casa del Sersale non sarebbe stato facile – queste le parole del tecnico – dal momento che i calabresi volevano salutare il proprio pubblico con una vittoria. Siamo stati bravi a non mollare mai – ha poi aggiunto l’allenatore – e a far valere anche sul piano atletico la nostra forza». Esposito ha inoltre espresso due considerazioni sul futuro della Sarnese: «Adesso con la mente siamo già proiettati al prossimo impegno – ha proseguito – visto che con l’attuale posizione in classifica ci serve un altro punto per avere l’accesso matematico ai playout».
To be or no to be. Essere o non essere una squadra da Serie D. Ma le emozioni della vittoria – o della sconfitta – sono ancora ben lontane dall’essere definite. Un marchio indelebile che la Sarnese dovrà scolpire sulla pietra delle proprie ambizioni.
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