L’analisi – Benevento: Ciciretti il migliore in campo, che intesa con Venuti. Padella e Lucioni delle certezze

Buona la prima, il Benevento nella sua prima gara della storia nel campionato di serie B, batte la Spal con il risultato di 2-0. Un risultato giusto, nel primo tempo il Benevento era un difficoltà, l’indice di Baroni leggermente frenato dalla giusta emozione di un esordio atteso da 87 anni, ha concesso troppo alla Spal, in particolare ad Antenucci, che in questa calda serata beneventana ha mostrato le sue doti. Si è fatto notare in particolare Lazzari, che spesso ha saltato Lopez, aggressivo come sempre ma ancora fuori condizione, e ha creato la superiorità numerica. Provvidenziale l’intervento di Lucioni sulla linea dopo un importante occasione da gol creata dalla formazione di Semplici. Il Benevento la sblocca con Ciciretti, con Falco tra i migliori anche nel primo tempo, l’esterno romano salta la difesa spallina, i giocatori sono birilli che cascano di fronte a Ciciretti, che si procurerà il rigore che poi trasformerà, per il primo sigillo della storia giallorossa in serie B. Nella ripresa, cambia musica, la partita la fa fin dai primi minuti il Benevento, ed in particolare alcuni giocatori apparsi spenti nel primo tempo, in particolare Chibsah, in crescita in mezzo al campo. Il Benevento va vicino al gol più volte, la Spal viene messa sotto dai sanniti che con il passare dei minuti crescono sempre di più. Oltre Ciciretti, giocate incredibili, questo ragazzo con un po’ di continuità può essere la sorpresa di questo campionato, seguendo le orme dei tanti talenti esplosi in B, tra gli ultimi Lapadula, si fa notare Melara, in campo come mezz’ala sinistra. Il giocatore romano mette la giusta cattiveria ed interpreta benissimo la partita, mostrando anche una condizione atletica da invidiare, in un ruolo comunque non di sua proprietà, è sinistro ma raramente usato mezz’ala. Melara conferma il lavoro di Baroni in questi mesi, un lavoro silenzioso ma decisivo. Che dire per Lucioni, conferma sul campo le sue eccezionali doti, questo campionato può essere importante anche per lui, in molte società conosceranno il talento dello Zio, che oggi ha completamente abolito Cerri, oltre al salvataggio sulla linea di cui parlavamo prima, nei contrasti è insuperabile ed è sempre pronto per far ripartire l’azione.

Anche Padella, in coppia con il capitano sannita, che prima della partita con il mister Baroni e con il presidente Vigorito ha letto il giuramento della serie B, è sicuramente tra i migliori, dopo la gestione Brini ed Auteri dove sia nelle difese a 4 che a 3 non aveva trovato spazio, sta ripagando la fiducia di Baroni, Camporese dovrà lavorare molto per superare nelle gerarchie del tecnico toscano Padella. Che dire dell’asse Venuti– Ciciretti, insieme vanno alla grande, appoggi, sovrapposizioni, raddoppi, un asse perfetto già notato con la Salernitana, dopo 20 giorni dalla partita di Coppa, i due si trovano sempre di più. Solita grinta ed esperienza per Lopez, che però nel primo tempo soffre molto la condizione fisica non perfetta e le giocate del brevilineo Lazzari. Cragno si conferma una sicurezza anche dai movimenti, Del Pinto un po’ in ombra ma fa il solito lavoro sporco, che non si nota, ma è fondamentale. Ceravolo ancora fuori dagli schemi e dalla migliore condizione, bisognerà aspettarlo, sostituto da Puscas, che era apparso molto fuori condizione con la Salernitana a differenza di questa sera stasera: oltre il gol, un controllo eccezionale, con una finta che disorienta portiere e difensore, ma anche movimenti importanti ed una buona condizione. Esordio per il tanto atteso Bagadur, prima davanti ai suoi nuovi tifosi. Dentro anche Agyei, buona condizione ed importante per gestire la palla e fare il lavoro sporco, fatto da Del Pinto durante l’acro del match, ma dopo l’uscita del centrocampista abbruzzese tocca all’ex Casertana fare il lavoro sporco. Buona la prima, adesso il Benevento andrà a Carpi, vittorioso a Vicenza, a segno Bifulco, giovane del Napoli, e Bianco, un veterano degli emiliani. A.N e L.R.