Mariglianese. Abete: “Con il calcio situazione non più sostenibile”. Il Presidente, al quarto anno nella massima categoria regionale, fa il punto sulla difficile situazione.

Incontriamo il Presidente della Mariglianese Calcio Antonio Abete, colui che ha riportato, partendo dal campionato di III categoria, il calcio nella cittadina vesuviana. Presidente ci racconti di quest’ avventura .
“Era il 2004. Da allora, sulla spinta di una grande passione, una scalata che ha dell’incredibile date le condizioni di contesto con tre campionati vinti che portano la squadra nel campionato di Promozione. In questo torneo la squadra raggiunge i play off per due anni consecutivi e fino al terzo tentativo concluso la vittoria diretta del torneo che catapulta la squadra in Eccellenza massimo torneo regionale. In Eccellenza la squadra milita da quattro anni ed è sempre riuscita ad ottenere buoni risultati conservando senza grossi patemi la categoria. Ora però la situazione comincia ad essere difficilmente sostenibile se non cambiano alcune cose fondamentali”
Presidente a cosa si riferisce?
“Faccio una premessa , quando siamo partiti, più di dodici anni fa, l’unica cosa che ci ha sorretto era l’entusiasmo e la passione per il calcio che volevamo a tutti i costi riportare a Marigliano. Con la scalata delle categorie a partire dal passaggio dalla prima categoria alla promozione e fino ad oggi abbiamo potuto contare esclusivamente sul sostegno della Società NET GROUP dei F.lli. Giuseppe e Michelangelo Mocerino, senza di Loro non avremmo raggiunto alcun risultato questo è certo. Ora, programmare, portare avanti un campionato difficile come quello di Eccellenza uscendo fuori da un orizzonte ad oggi per forza di cose limitato, comporta molta fatica, molte risorse da qui la necessità di rivedere la struttura societaria per dare una prospettiva diversa al calcio a Marigliano. Altrimenti…….”
Altrimenti?
“Altrimenti non mi sento di garantire la continuità del nostro sforzo. Passione e sacrifici di pochi non possono bastare per sempre. E’ urgente che altre forze a partire dagli imprenditori manifestino un interesse per la Mariglianese Calcio entrando nella compagine sociale che naturalmente è assolutamente aperta a rivedere la propria struttura ed il proprio organigramma per accogliere al meglio eventuali, indispensabili nuovi soci. E poi c’è la ormai non più sostenibile situazione dell’indisponibilità del Campo Sportivo cittadino che oltre a costringere da sempre la squadra a giocare fuori sede tutte le partite e la società ad un esborso economico altissimo per il fitto dei campi per gli allenamenti e le partite non aiuta certamente i cittadini di Marigliano ad affezionarsi alla squadra non avendo la possibilità di vederla giocare nella propria città e nel proprio stadio.”

Se tutte queste cose non si realizzassero?
“Sarebbe davvero un peccato. Non solo per la prima squadra ma anche per i tanti ragazzi locali che militano nel settore giovanile dove la Mariglianese con notevoli sforzi consente loro di partecipare e fare sport in maniera completamente gratuita svolgendo così anche una funzione sociale rilevante. Ripeto sarebbe un peccato perché se non ci saranno novità su quanto indicato non me la sento di assicurare continuità alla società.
Prima di programmare il prossimo futuro c’è ancora un po’ di tempo e per questo ho scelto di dire queste cose a gennaio in modo che si possa lavorare per trovare le giuste soluzioni ai problemi indicati. Mi aspetto quindi risposte importanti dalla città, dagli imprenditori e dall’ Amministrazione Comunale con la società pronta ad ascoltare suggerimenti e proposte e di mettersi a disposizione per accoglierle.
La mia speranza è che tutto questo sia possibile così da immaginare un futuro più tranquillo e ambizioso al calcio mariglianese. Se invece ciò non accadesse ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità.” Antonio Credendino