Nocerina, Fontana: “Noi continueremo ad allenarci”

In questo momento mister Gaetano Fontana allena una squadra, laNocerina, che è senza campionato, in quanto esclusa dalla Prima Divisione due settimane fa. Una situazione davvero paradossale. Comunque i calciatori che sono rimasti in rossonero lavorano lo stesso, in vista di un ritorno completo alla normalità, quindi aspettando un’eventuale sentenza della Corte Federale che riammetta la squadra a giocare partite ufficiali. Intervistato daTuttoMercatoWeb.com, Fontana è certo che i giudici del secondo grado sportivo possano considerare che il problema principale, accusato in quel maledetto pomeriggio della partita con la Salernitana, sia stato di ordine psicologico. Fontana non tornerebbe indietro comunque sulla scelta di accettare la guida tecnica della Nocerina, fatta a luglio nonostante la situazione societaria fosse particolare già allora. Nocera è comunque un’esperienza da cui trarre insegnamenti.

“Forse per non pensare all’esclusione dal campionato, in attesa del secondo grado, stiamo lavorando – commenta Fontana – Abbiamo come obiettivo, anche se fittizio, la partita, quindi stiamo cercando di fare comunque una settimana standard. Questo serve per mantenere un’adeguata condizione fisica e mentale, e anche per continuare la nostra crescita professionale, anche andando a scrutare gli avversari. C’è stato il calciomercato che ha portato giocatori nuovi, c’è stato qualche cambio di allenatore, quindi le indicazioni oggi sono differenti rispetto a quelle del girone d’andata. Questo lavoro ci serve per trasformare tutto quello che c’è di negativo in una continua crescita”.

È brutto vedere rinviate continuamente delle partite?

“Indubbiamente è una brutta cosa, ma ci eravamo già abituati a questo dopo i fatti di Salerno: ci era già capitato col Lecce, e ora lo stiamo vivendo un’altra volta. Speriamo che l’epilogo sia diverso, che possiamo essere riammessi”.

Quindi dalla Corte Federale cosa si aspetta?

“Mi aspetto che venga fuori la verità. È stata ampiamente discussa la situazione, ma stiamo forse pagando una pena troppo grande. Se c’è stato qualcosa di non corretto, probabilmente è stato lo svolgersi della gara. Ma è facilmente capibile che i ragazzi stavano esternando un infortunio che non era quello fisico, ma era quello psicologico: c’era un disagio molto forte e una richiesta di aiuto. Siamo stati condannati per aver chiesto aiuto: se però questa deve essere la pena, la accettiamo. Facciamo parte di un Organo che prevede anche questo. Ci dispiace, ma ci auguriamo che tutto venga ridimensionato, perché la causa dell’illecito non ci sta. In Italia ci sono fascicoli pieni che parlano di illeciti, quindi nella nostra situazione sono fiducioso. Non si può bloccare la crescita di ragazzi agli inizi della carriera per squalifiche o perché la società viene allontanata per un qualcosa di veramente incredibile. Mi auguro che non sia un discorso puramente mediatico, e che quelli che devono giudicare abbiano la forza e la lucidità necessarie per farlo. La cosa che posso fare è lanciare un appello di pensare a questi ragazzi che hanno dato tanto”.

La Nocerina non ha potuto fare mercato in entrata, è il suo rammarico?

“E’ ovvio che a quelli che sono andati via si aggiungono i potenziali squalificati: non sappiamo se le squalifiche saranno ridotte oppure annullate. Comunque ci aspettiamo, in caso di riammissione al campionato, che venga aperta una finestra per noi, anche per colmare quelle lacune che la squadra palesemente ha. Comunque, il tutto deve rientrare nell’ambito della situazione economica della società in questo momento”.

Se lei potesse tornare indietro, farebbe lo stesso la scelta di accettare l’offerta della Nocerina?

“Assolutamente sì… Kierkegaard diceva che l’ironia della vita sta nel viverla in avanti e comprenderla all’indietro. Oggi magari possiamo comprendere tutto ciò che abbiamo vissuto, e abbiamo l’esperienza dalla nostra parte che ci può far decidere come agire di fronte a determinate cose. È ovvio che, se potessi tornare indietro, diverse cose non le farei, non le farei a livello comportamentale, tecnico, tattico… Io cerco di approfittare di ogni sfumatura della vita per trasformarla in opportunità di crescita, compresa questa, però rifarei la stessa scelta, perché la Nocerina è una società che mi ha dato l’opportunità di fare questa prima esperienza nei professionisti, dove nessuno aveva ancora osato. La città mi ha accettato di buon grado, e mi dispiace che sia accaduto quello che è accaduto. Mi auguro che tutto possa essere risanato nel migliore dei modi, sia per la città che ha bisogno della sua squadra, per la società e per noi che siamo maggiormente colpiti”.   (tuttolegapro)

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