Reti: 28’ Ciniglio (VO); 58’ Sbrescia (ODGS); 75’ D’Urso (VO)
ODGS: Musella, Riccio, Scarpellini, Cirillo, Fioravante (59’ D’Auria), Gaudino, La Rossa, Tramontano (76’ Torinelli), Lucenti (46’ Sbrescia), Nota, Galiano. A disposizione: Peluso G., Esposito, Bianco, Cristiano. Allenatore: Di Sarra.
Virtus Ottaviano: Saggese A., Russo, Carotenuto, Saggese F., Bellofiore, Carpino, Varriale, Cocozza, Ciniglio (57’ La Pietra), D’Urso (77’ Cardenio), Ambrosio (82’ Farfalla). Allenatore: Albano.
Note – Ammonizioni: Cirillo, La Rossa (ODGS); Carotenuto, Bellofiore (VO).
Espulsioni: Riccio (ODGS) per doppia ammonizione.
Comincia male il nuovo anno e il girone di ritorno per l’Oratorio Don Guanella Scampia, che si fa sconfiggere all’Hugo Pratt dalla Virtus Ottaviano col risultato di 1-2. La squadra allenata da mister Di Sarra, per giunta, non ha totalizzato alcuna vittoria nelle ultime sei uscite e staziona da diverso tempo nella zona rossa della classifica: uscire da questa situazione sembra sempre più difficile col passare delle gare. Le compagini scendono su un terreno di gioco già difficile, peggiorato dalle attuali condizioni climatiche. Il gioco ne risente tantissimo, non si gestisce il possesso e le iniziative sono per lo più affidate ai lanci lunghi. Per tutti i primi quarantacinque minuti sono davvero poche le occasioni registrate, sia da una parte che dall’altra. La partita viene accesa soltanto da un episodio, molto dubbio e a favore degli ospiti: sulla girata dell’attaccante avversario, Gaudino colpisce il pallone con la mano in area involontariamente; l’arbitro però giudica l’intervento punibile e comanda il rigore, sul quale Ciniglio spiazza Musella. Poco prima del riposo, Nota tenta di pareggiare: La Rossa si libera bene sulla sinistra e serve il neoacquisto biancoblu che però spara sul portiere avversario. Troppo poco per i ragazzi di Scampia per trovare la via del gol.
Si arriva così al secondo tempo, ora i guanelliani escono dagli spogliatoi con una carica emotiva diversa e lo si vede in campo. Di Sarra, intanto, adopera un cambio modulo: fuori Lucenti e dentro Sbrescia per un centrocampo più corposo. Poco dopo il fischio d’inizio, Nota ha ancora sul suo sinistro la palla del pareggio, nel frangente è ancora l’estremo difensore rivale a dirgli di no con un super intervento. Pochi istanti dopo arriva l’occasione giusta: Fioravante, rimasto avanti dopo azione d’angolo, conquista la sfera nei sedici metri ma viene fallosamente atterrato; altro penalty per il giudice di gara ma purtroppo il difensore biancoblu non ce la fa a continuare ed esce per infortunio. Dal dischetto Sbrescia non fallisce e sancisce il momentaneo 1-1. I padroni di casa ora ci credono e tentano in tutti i modi di conquistare il trionfo. La Rossa si risveglia dopo sessanta minuti da dimenticare e prova a seminare il panico, assieme a Nota, nella metà campo della Virtus. Gli ospiti, invece, si affidano solo alle ripartenze e alla fisicità di La Pietra. Proprio il capocannoniere dei guanelliani è protagonista di un episodio dubbio in area di rigore rossoblù,
Saggese lo atterra ma Striamo stavolta non concede altri calci di rigore. Sul capovolgimento di fronte, come se non bastasse, arriva la beffa con la rete decisiva di D’Urso che ammazza la gara e psicologicamente gli antagonisti. Nel finale, a peggiorar ulteriormente le cose, il capitano Riccio si fa espellere per doppia ammonizione.
Al triplice fischio, mister Di Sarra commenta così questo risultato:
“Momento difficile, è davvero dura. Ultimamente le cose non girano bene, anche oggi qualche episodio dubbio, decisioni arbitrali non condivise. Non voglio che però questi discorsi vengano interpretati come una giustificazione. Le nostre colpe ci sono, abbiamo delle difficoltà palesi ma i ragazzi con la testa ci sono e hanno voglia di rivalsa. Ho visto un’ottima reazione nel secondo tempo, abbiamo fatto noi la partita da lì, dobbiamo ripartire da questo. Nella prima frazione ho visto troppa distanza tra i reparti, perciò ho cambiato subito a inizio ripresa e questo ha dato dei frutti sperati. Attacco? C’è molto ancora da lavorare, è vero che però concludiamo poco verso la porta avversaria. Ho un solo attaccante che è anche un ex calciatore di calcetto, in rosa ho molti attaccanti esterni. C’è ancora da fare per trovare la giusta calibratura in fase offensiva”.
Ufficio Stampa ODGS