Ponticelli, la società rompe il muro dell’omertà:”Ecco come sono andate realmente le cose sulla vicenda dello Stadio Ascarelli”

Prima - Seconda e Terza Categoria Campania

Stadio Ascarelli Ponticelli

La società ASD Ponticelli, militante nel girone A di Prima Categoria, dopo una lunga riflessione ed ore di silenzio ha deciso di rompere il muro dell’omertà e di raccontare l’ennesima presa in giro da parte della Figc e questa vicenda grottesca che ha negato alla gente di Ponticelli di sostenere la squadra del quartiere nella partita più importante dell’anno contro la capolista Bacoli Sibilla 1925. Siamo ormai convinti di dare fastidio ai poteri forti e di essere soli ed abbandonati e di avere l’unica colpa di volere fare calcio in un quartiere come Ponticelli senza avere nessuna copertura politica o qualche potente in Figc. Ricordiamo che abbiamo perso la partita a tavolino contro il Comprensorio Casalnuovese il giorno 15 Novembre 2015 per una storia assurda dove siamo arrivati a chiedere anche di voler adire le vie legali per diffamazione contro l’arbitro Cascone, richiesta che è stata bocciata senza motivo dalla Figc. E la vergogna più totale che ad oggi pur avendo fatto 3 audizioni il nostro ricorso non è arrivato ancora a sentenza, senza contare che siamo stati inseriti nel girone A senza criteri geografici in quanto siamo di Napoli e ci troviamo a giocare a Sessa Aurunca ed in tutto il casertano, mentre squadre di Mugnano vengono a Portici, Barra ed attendiamo ancora di capire come sono stati fatti i gironi. Per quel che concerne la partita con il Sibilla Bacoli 1925, fissata per Domenica 24 Aprile alle ore 10 all’Ascarelli, abbiamo semplicemente portato a conoscenza delle autorità il giorno 19 Aprile, della probabile presenza dei tifosi del Sibilla Bacoli 1925 in maniera massiccia chiedendo sostegno perché non in grado di assicurare da soli la sicurezza, in virtù anche della probabile presenza dei sostenitori del Casoria Calcio che hanno alzato il rischio sicurezza di questa gara se colleghiamo ai noti incidenti di Sibilla Bacoli 1925 -Casoria Calcio di un mese fa. Una richiesta lecita dettata anche da una motivazione economica in quanto il Comune di Napoli, a cui paghiamo una retta mensile di oltre 800 euro, ci obbliga a firmare per ogni gara casalinga la totale responsabilità durante la gara e non volevamo essere vittime anche di eventuali eventuali danni provocati dalla tifoseria del Sibilla Bacoli 1925. Ci sentivamo sereni , avevamo perfino distribuito volantini e locandine in tutto il quartiere, fino a Venerdì alle ore 13 quando è arrivata una prima telefonata dalla Figc che ci annunciava la chiusura dell’Ascarelli per inagibilità pur non avendo ricevuto comunicazione scritta.

Siamo andati in Figc a chiedere spiegazioni ma nessuno ci ha fornito atti ufficiali, consigliandoci solo di trovarci un campo velocemente per non rischiare di incorrere nello 0-3 a tavolino. Siamo successivamente andati al Commissariato di Ponticelli ma di carte ufficiali nemmeno l’ombra, venendo frettolosamente congedati e dandoci come ufficiosa la decisione di chiudere il campo perché inagibile anche il terreno di gioco. A questo punto abbiamo contattato il Comune di Napoli che ci ha riferito che il campo è agibile e per venirci incontro voleva fornirci l’impianto del Caduti di Brema per giocare contro il Sibilla Bacoli 1925, soluzione tampone del Comune in attesa di chiarire con la Questura l’agibilità. Abbiamo chiesto carte ufficiali sperando che fossero arrivate al Comune, ma nemmeno loro le avevano ricevute. Premettiamo che mentre il campo veniva dichiarato inagibile la scuola calcio si allenava e noi avevamo pagato al Comune di Napoli sia tutti gli allenamenti che la partita con il Sibilla Bacoli 1925. Alle 18 ancora un dipendente Figc, spacciandosi per nostro amico perché persona che a sua detta ci tiene a Ponticelli, ci consigliava di andare a giocare a Barra. Siccome ci è sembrata una costrizione, perché la Figc non dovrebbe dare consigli su dove giocare in quanto neutrale, abbiamo deciso di chiedere ospitalità al Comune di Casoria. Appena ottenuta, abbiamo chiamato la Figc confermando la gara al “San Mauro” alle 10.30 e la stessa persona che pochi minuti prima era nostro amico e di Ponticelli ci ha aggredito verbalmente dicendo che volevamo prendere in giro, posizione che ci è sembrata arrogante ed ha iniziato a farci capire che forse stavamo dando fastidio a qualcuno. Dopo 5 minuti esatti, infatti, ci richiama la Figc dicendo che la partita era rinviata a mercoledì 27 aprile per inagibilità decretata dalla Questura di Napoli e facendo pubblicazione di rinvio sul sito ufficiale, copia di cui siamo in possesso. Ne abbiamo preso atto dicendo che saremmo andati a Casoria e la sera è uscito un nuovo comunicato dove la gara è rinviata sempre per inagibilità decretata dalla Questura, quindi non più data del 27 aprile ma a data da destinarsi. Inoltre la sera nonostante la presunta inagibilità ci siamo allenati regolarmente e domenica 24 aprile l’Ascarelli è stato teatro di gare Figc giovanili, quindi la prima domanda che ci siamo posti è: solo per noi è inagibile? O solo contro il Sibilla Bacoli 1925 visto che tutte le squadre del girone A sono venute a Ponticelli regolarmente? Ora questa è la cronaca di questa farsa che ci pone ulteriori domande. Sono anni che giochiamo a Ponticelli e paghiamo regolarmente il Comune di Napoli che alle volte ci ha fatto addirittura ingiunzioni di pagamento per ritardi di pochi giorni, ma se l’impianto è inagibile siamo stati presi in giro e dovremo rivalerci nei confronti del Comune. Oppure questa partita non si doveva giocare a Ponticelli per ordine dall’alto, per favorire qualche potere forte? Questura o Comune hanno sbagliato e vogliamo sapere perché. Ma soprattutto la volontà della Figc e l’attenzione su dove giocavamo ci è sembrato un voler indirizzare la sacrosanta volontà della società di casa di scegliere dove disputare le gare casalinghe. Siamo certi di aver toccato qualche potere forte e che il Commissariamento della Figc ancora non ha estirpato personaggi legati a logiche clientelari che pensano di poter decidere i campionati seduti dalle loro poltrone. Siamo ancora una volta vittime: vogliamo sapere la verità e tuteleremo i nostri diritti come società, ma soprattutto per la gente di Ponticelli che non merita questo trattamento e che vuole bene a questa squadra.
Ufficio Stampa ASD Ponticelli Calcio

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