È un ’97 ma già conosce l’Eccellenza dopo il campionato giocato nelle file della Sibilla. In terra flegrea si è svezzato come calciatore di categoria e ha avuto modo di conoscere Ioio e Ursomanno che ora ritrova a Portici. Ma Vincenzo Scherillo è consapevole di un aspetto: “Devo impegnarmi sempre di più negli allenamenti perché il mio processo di crescita possa andare avanti senza battute d’arresto. C’è bisogno di un impegno ulteriore rispetto all’anno scorso perché, più si va avanti, e più deve aumentare l’intensità del proprio lavoro. E poi mi sono reso conto che la società punta su di me e spero di ripagare questa fiducia con i sacrifici”. Soprattutto per un giovane, il segreto per migliorare sempre di più è quello di impegnarsi ad ogni allenamento come se si stesse facendo il provino per il club più blasonato al mondo. Questo è il modus operandi dei veri vincenti, non solo in ambito calcistico, qualsiasi ambizione deve essere coltivata dando il massimo indipendentemente da tutto il resto. Scherillo è un difensore che può ricoprire tutti i ruoli della retroguardia, all’occorrenza può anche destreggiarsi come centrocampista ma è lì dietro il suo habitat naturale. Intanto la sua nuova squadra già gli piace: “Ci sono giocatori che hanno militato in categorie superiori e da cui posso imparare tanto. L’organico è sicuramente da play off ma questo non è il tempo
delle promesse, anzi, quello non esiste nel mondo del calcio perché i risultati devono arrivare dal campo e non dai microfoni. Sono sicuro che mi troverò molto bene in questa squadra”. Così giovane ma già conosce l’Eccellenza, lo scotto del noviziato l’ha già superato. Ognuno, a seconda anche della propria esperienza, si è formato una idea diversa della categoria, questa è quella dell’ex Sibilla: “Ritengo che sia un campionato molto difficile da disputare per tutti e il livello non si abbassa perché ci sono società che riescono a strappare giocatori di categoria superiore per disputare campionati di vertice. Quindi, si può trovare gente che preferisce sposare un progetto piuttosto che restare ancorata alla categoria”. Il nuovo jolly difensivo che si metterà alle dipendenze di mister Borrelli ha mosso i primi passi in una scuola calcio, la Pasquale Foggia (con cui i rapporti sono straordinari), verso la quale la sua riconoscenza è infinita: “Penso di aver avuto la fortuna di crescere nella migliore scuola calcio in circolazione, per me le funzioni di questi vivai sono fondamentali per fare il bene di un ragazzo che sogna di spiccare il volo. Nella scuola calcio si migliora, si smussano i difetti per farsi trovare pronti qualora dovessero bussare alla porta alcune società”. Ufficio Stampa A.S.D. Portici 1906