Quartograd, cuore e grinta: in inferiorità numerica acciuffato il pareggio in zona Cesarini

(NOCERA SUPERIORE) – Quello intrapreso dal Quartograd è un cammino irto d’ostacoli e sempre in salita, in questi anni la squadra del calcio popolare ci ha abituato a non abbassare mai la concentrazione perché il pericolo è sempre dietro l’angolo. In questi anni questo progetto è riuscito a far fronte sempre alle tante difficoltà trovate lungo la strada, senza mai arrendersi, senza mai scoraggiarsi, trovando sempre la forza per ripartire in un gruppo speciale che a testa alta, senza chinare mai lo sguardo anche quando il più ottimista ti dava per spacciato, ha sempre proseguito dritto per la propria strada. Ci piace immaginare che sia stato questo il pensiero di mister Capuano, quando (all’esordio assoluto come allenatore) al 22’1T si è visto allontanare dal campo uno dei suoi calciatori più esperti, Mangiapia, per un’imperdonabile ingenuità, costringendo la squadra a giocare uno in meno i restanti 70 minuti di gara. Eppure l’approccio mentale del Quartograd era stato ottimale, squadra ordinata, ben messa in campo e attenta nello studiare l’avversario che fino a quel momento era comparso una sola volta dalle parti di D’Avino che al 18’ miracolosamente smanacciava un tiro ravvicinato e a botta sicura di Mandara. Con un uomo in meno mister Capuano arretra Nasti quarto di centrocampo e gioca con Capuano (il fratello) unica punta davanti. Aumentando la densità della linea mediana il Quartograd riesce a non soffrire gli avversari che sembrano non aver mai acquisito la superiorità numerica. Eppure, le disgrazie rosso-blu non sono finite qui. Al 35’ Vacca atterra Fiorillo in area di rigore, la signorina Imperatore non esita un secondo e decreta la massima punizione dagli undici metri; a nulla serve questa volta l’intuito di D’Avino, la Rocchese passa in vantaggio con Polichetti e per il Quartograd questa volta le cose sembrano andare proprio tutte storte. La partita rallenta, complice una Rocchese che gestisce il doppio vantaggio (quello degli uomini e quello delle reti), mentre il Quartograd difende, tentando di ripartire in contropiede sfruttando la velocità e la potenza di Giosy Capuano. A pochi minuti dallo scadere del primo tempo mister Capuano inserisce Rizzo nella mischia al posto di Vacca, cercando di dare un punto di riferimento ai suoi (a fine partita registriamo l’ottima prova dell’ariete Rizzo), mentre al numero dieci flegreo viene chiesto di posizionarsi esterno di centrocampo in fase difensiva e di cercare l’uno due con Rizzo in fase offensiva. E’ il preludio al nuovo Quartograd che entra in campo nel secondo tempo. Cosa sia successo nei 15 minuti dell’intervallo non è dato saperlo, ma fatto sta che l’avvilimento per il destro-sinistro ricevuto nei primi 45 minuti, viene lasciato negli spogliatoi dagli uomini di mister Capuano che nella seconda frazione di gioco entrano in campo con la grinta giusta per fare bene e attaccare gli avversari negli spazi. Al secondo minuto è Giosy che impensierisce Settembre con una punizione calciata a scavalcare la barriera. I locali arretrano e cercano in Mandara e Polichetti le giocate per chiudere la partita, ma così non è. A questo punto, con il Quartograd che sale d’intensità e la Rocchese con il baricentro basso ed in cerca delle ripartenze, esce De Vivo ed entra Falivene prende forma il 3-4-2 con Cotena, Saady Cerqua, Nasti, Maddaluno, Dente, Falivene, Capuano, Rizzo. E’ una squadra in ascesa quella rosso-blu che con l’inserimento di Rinforzi al posto dello sfiancato Nasti (a fine gara quando il magazziniere ha strizzato la sua maglia ha riempito tre secchi d’acqua) riesce a mettere in seria difficoltà i locali che capitolano all’87’, quando con tanta esperienza Capuano conquista un calcio di punizione in posizione defilata ma vicino all’area di rigore e il Puma con la sua zampata, approfittando dell’apertura della barriera buca le mani ad un’incolpevole Settembre.
Termina così la gara, un pareggio giusto che per come si era messa la partita per il Quartograd vale quasi quanto una vittoria. I locali vanno ad applaudire la trentina di tifosi che con alti e bassi, assiepati su di un dislivello esterno al campo, hanno sostenuto instancabilmente i propri colori per tutti i 90°minuti della gara, mentre i nostri in segno simbolico sono venuti sotto la tribuna, riservata esclusivamente agli addetti ai lavori, a salutare il nostro 12°uomo quest’oggi assente per quelli che sono stati i provvedimenti sconcertanti presi dal Prefetto di Salerno nei giorni scorsi, il quale ha deciso di far giocare la gara a porte chiuse per motivi di “ordine pubblico”.
In conclusione una nota di ringraziamento doverosa la facciamo ai ragazzi del progetto “Sogno Cavese” che sono venuti a trovarci quest’oggi presso lo stadio “Alfaterno” e con i quali, a fine gara, abbiamo avuto modo d’intrattenerci per fare una breve, ma intensa chiacchierata sui nostri rispettivi progetti. Che questo primo incontro sia il trampolino di lancio per costruire una rete ancora più ampia e fitta di realtà e contatti che si pongono come obiettivo di riportare il calcio ad una dimensione popolare: contro il calcio dei padroni e degli speculatori!!!

Tabellino gara :
ROCCHESE: Settembre, Asciuti, Cilento (60’Sansone), Iapicco, D’Auria, Fiorillo (61’Amato), Bisogno, Picarone (73’Salzano), Mandara, Giordano, Polichetti
A disp. Rispoli, Faiella, Scott, Ferraioli. Allenatore: Cervinara
QUARTOGRAD: D’Avino, Mangiapia, Saady, Cerqua, Cotena, De Vivo (50’Falivene), Maddaluno, Dente, Vacca (37’Rizzo), Capuano, Nasti (65’Rinforzi)
A disp. Liccardo, Giuliano, Trincone, Maradona. Allenatore: Capuano
Ammoniti: Mangiapia (Q), Vacca (Q), De Vivo (Q), Maddaluno (Q), Sadi (Q), Polichetti (R).
Espulsi: Mangiapia (Q) al 22’ per somma di ammonizioni.
Reti: 35’ Polichetti rig. (R), 87’ Rinforzi (Q).
Arbitro: Imperatore (Ercolano)
Assistenti: Borrelli e Borriello (Ercolano)
Angoli: 4-0. Fuorigioco: 3-4. Recupero: 2’- 3’.
Note: Partita disputata a porte chiuse per ordinanza del Prefetto di Salerno
Ufficio Stampa asd Quartograd