“Non ho visto la gara del Napoli di ieri contro il Torino perchè noi abbiamo giocato alle 20:00, quindi subito dopo.
A Genk mi aspettavo un Napoli più aggressivo e invece quando ci siamo resi conto che giocavamo alla pari, abbiamo preso fiducia.
Mi piacerebbe giocare nel Napoli che è una grande squadra e poi in azzurro c’è Ospina, che già conosco. Quando è venuto a Genk, non abbiamo parlato molto di calcio, ma abbiamo parlato della città e ci siamo dati appuntamento alla gara di ritorno, a Napoli.
Al momento l’appuntamento è fissato solo al 10 dicembre, ma è chiaro che mi piacerebbe venire a Napoli anche l’anno prossimo. Non so molto dell’interesse del Napoli, mi fa piacere, ma non ne so molto di più. Ricordo invece che al Napoli interessava Lucumì.
Mi hanno raccontato del percorso di Koulibaly, dal Genk al Napoli e ad oggi Kalidou è per me uno dei migliori difensori al mondo e mi piacerebbe fare il suo stesso percorso.
Napoli-Genk? Mi aspetto una partita simile a Genk-Napoli e non come quella giocata col Salisburgo. Non sarà facile giocare al San Paolo, ma noi daremo il massimo per portare a casa il massimo risultato possibile.
E’ un girone in cui tutti si aspettano che passeranno il turno Napoli e Liverpool, ma noi ci giocheremo le poche chance che abbiamo e se proprio non sarà Champions, proveremo ugualmente a restare in Europa League. Quando giocheremo in casa col Salisburgo proveremo a dare una mano al Napoli battendoli.
Il migliore del Napoli? Mertens”.
A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Francesco Calzona, allenatore ex vice di Sarri
“Non è retorica, ma la Juventus ha un organico di grandissimo livello e in Italia nessuno può competere con la sua forza. Si iniziano a vedere anche i frutti del lavoro di Sarri per cui immagino che sarà un campionato sulla falsariga degli anni passati. Anche se l’Inter ha mostrato di essere sulla strada giusta, è ancora troppo lontana dalla Juve per poterla impensierire per cui è vedo un campionato già segnato.
L’organico del Napoli è di prim’ordine e prima o poi ritorneranno risultati e gioco. Non conosco le dinamiche dello spogliatoio azzurro, diciamo che non ci sono specialisti nel ruolo davanti alla difesa perchè Diawara e Jorginho non ci sono più e forse Allan può farlo, si perde nella qualità, ma si è più coperti in fase difensiva.
Dopo i 3 anni di Sarri, il Napoli non ha preso uno sprovveduto, ma un grande allenatore come Ancelotti che ha le sua caratteristiche. Predica un calcio diverso, ma non vuol dire che sia meno redditizio di quello di Sarri. Non gioca con le 3 punte, ma con una logica di calcio diversa e una non è migliore dell’altra. Con la Juve, Sarri cambia spesso modulo, a Napoli non aveva necessità di farlo perchè la squadra si esprimeva alla perfezione e rendeva al massimo con un solo sistema di gioco e non sempre cambiare fa bene.
Non ho fatto i complimenti a Sarri per la vittoria di ieri, ma lo sa che ha disputato un’ottima partita: la Juve ha dominato a livello di gioco e anche fisicamente dimostrando tutta la forza che ha nell’organico”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Mimmo Carratelli, giornalista
“Ancelotti dice che va tutto bene, ma quello che deprime che il Napoli non ha più un’idea di gioco. Il mister dice che la squadra si impegna, ma non dà spiegazioni. Mertens è sembrato uno dei pochi ieri a crederci, ma in una squadra che non funziona non può fare di più. E’ il secondo anno di Ancelotti, sono stati acquistati giocatori per 100 milioni, ma visto che doveva esserci un miglioramento e non ci è stato, il tecnico deve spiegarci quello che sta succedendo.
Ancelotti difende la squadra perché così facendo difende se stesso. Il Napoli ha perso l’anima e questa la dà l’allenatore che lo scorso anno ha vivacchiato, ma non è mai riuscito a dare un gioco a questa squadra.
La vittoria del Napoli sul Liverpool è stata idealizzata oltre ogni limite per cui il Liverpool ci ha illuso, il Cagliari ci ha deluso e il Torino ci ha mandati a quel paese.
Insigne è un equivoco: se l’allenatore non crede in lui, bisogna fare un taglio netto e fare una formazione senza di lui”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Stefan Schwoch, ex calciatore del Napoli
“In ritiro il Napoli ha provato il 4-2-3-1, poi però è tornato al 4-4-2 che è il modulo che ha sempre utilizzato nella sua carriera, è il sistema di gioco che conosce meglio e non si discute come allenatore, ma è chiaro che il Napoli ha qualche problemino e dare certezze può aiutare. Ad esempio, se Mertens e Llorente sono gli uomini più in forma, non devono essere sostituiti perchè l’attaccante è un ruolo delicato e quando è in fiducia deve stare in campo”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Leonardo Vivard, giornalista
“Questo Napoli è il più forte nella sua interezza da quando c’è De Laurentiis al comando perché ora l’allenatore può alternare i giocatori senza alterare il valore in campo.
Anche contro il Lecce, il Napoli nel primo tempo ha subito ed ha visto il Meret l’uomo su decisivo e se andiamo a vedere le pagelle, il portiere azzurro è quasi sempre quello che prende i voti più alti”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Alessandro Renica, ex azzurro
“Le grandi squadre devono essere regolari invece il Napoli ha dei momenti in cui illude in cui è altamente competitivo, ma poi va in confusione e perde punti contro squadre più deboli. Questi problemi devono essere risulti per non compromettere la stagione.
Il Napoli è stato rinforzato, la campagna acquisti è stata interessante, poi è chiaro che si trova a competere con squadre che spendono di più come la Juve, ma il Napoli deve fare il suo percorso.
In Italia tutti vogliamo fare gli allenatori, io critico, ma ho fiducia e rispetto in Ancelotti e sono sicuro che conosce perfettamente il calcio e verrà fuori da questa situazione.
Non voglio fare polemica, ma mentre quel fallo del centrocampista della Juve poteva rompere la gamba all’avversario, il Napoli non si vede dato un rigore per quel allo su Ghoulam”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Antonio Giordano, giornalista
“Non posso pensare che il Napoli abbia un deficit atletico ad inizio ottobre. Non so se il Napoli non abbia idee o ne abbia talmente tante da andare in confusione. In quel sistema di gioco di ieri poi, il tridente ha saputo ritrovarsi anche perché la figura di Allan centrale è irripetibile.
Il Napoli ancora una volta sta dimostrando che è ricco di bambini nel tempo perché non cresce mai.
Il Napoli non ha l’obbligo di vincere e stracciare i campionati, solo la Juve in Italia deve farlo, le altre hanno l’obbligo di credere in quello che fanno e deve essere chiaro a tutti”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Luca Marchetti, giornalista
“Rispetto al Napoli di inizio stagione che segnava da ogni angolazione ed è stata l’unica squadra in Europa a fermare il Liverpool, ha invertito la tendenza perché è vero che ha incassato meno gol, ma va detto che ne ha segnati davvero pochi. Le scelte che sta facendo Ancelotti sono coraggiose perché cambiare così tanto da una partita all’altra, uomini e sistema di gioco, presuppone una visione diversa da quella a cui siamo abituati. Ancelotti a Napoli ha a disposizione un gruppo omogeneo con caratteristiche diverse, ma dall’indubbio valore. E’ vero che il Napoli sembra un cantiere, ma credo che Ancelotti abbia in testa una sfida da portare a termine: portare tutti i giocatori sullo stesso livello”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Gianni Improta, allenatore
“E’ stato un Napoli poco brillante quello di ieri, è in un momento di involuzione e probabilmente i troppi cambiamenti ed esperimenti hanno confuso un pò tutti. Anche quando non si vinceva, il Napoli divertiva e faceva pensare a qualcosa di buono e invece nelle ultime gare, la squadra è spenta e decisamente sotto tono e queste cose dovrà risolverle Ancelotti. E’ lui che ha voluto questa squadra.
Lozano? Dopo quell’autorete di Koulibaly alla Juve, è come se il Napoli avesse perso delle certezze. Non guardo mai il costo di un certo giocatore, ma l’atleta nella sua interezza e finora in Lozano ho visto un giocatore che fatica”.
A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Stefano Agresti, giornalista
“Il problema del Napoli non è il mercato, ma il rendimento dei calciatori. Sono state perse occasioni che il Napoli non avrebbe dovuto perdere e non bisogna dimenticare la bella prestazione ed il risultato col Liverpool, ma serve continuità.
Il Napoli poteva avere serenamente 5 punti in più, mancano quelli di Cagliari e di Torino e con 5 punti in più, sarebbe incollato alle prime posizioni, ma questi punti sono stati persi e serve un cambiamento di rotta. L’atteggiamento generale del Napoli è molle e spento, sembra quasi manchi la fame e la cattiveria che serve alla grande squadra per vincere le partite. Stimo Ancelotti, ma mi aspettavo di più dal Napoli”.
Scarica la web app di Tutto Calcio Campano per il tuo smartphone Android, Apple e Huawei !
Ricevi le news, risultati e classifiche sul tuo smartphone tramite whatsapp. Clicca in basso per ulteriori informazioni e per attivare il servizio
Utilizzi Telegram? Ricevi tutte le news del nostro sito con un click. Clicca la foto in basso per attivare il servizio