Non saranno stati giorni facili per il neo tecnico Pasquale Borrelli nel prendere la decisione di lasciare il calcio giocato sposando la causa di allenatore della prima squadra partendo proprio dall’ultima esperienza calcistica. Un vincente in carriera con l’esperienza in tante piazze affamate di gran calcio con la grande abilità di essersi sempre fatto apprezzare. Elegante nei movimenti , ha sempre comandato il reparto arretrato facendo crescere i tanti giovani avuti in squadra a suon di consigli. Ora si parte con una fantastica avventura:si stanno definendo gli ultimi dettagli per un Portici concreto come non mai:”Sta nascendo un Portici giovane col giusto mix tra esperti e giovani. I giocatori sono stati tutti scelti da me e dal ds Stiletti. Prima di formare la squadra, credo che bisogni creare una famiglia, un gruppo. Solo così si possono raggiungere obiettivi importanti. Per quanto riguarda i ragazzi che ho scelto , stiamo sulla buona strada.Il mio modulo tattico sarà il 4-3-3 con la squadra costruita per questo modulo. In base alle caratteristiche degli avversari, ci adegueremo partita per partita. Naturalmente tutti devono dare il contributo. La mia squadra deve essere aggressiva, avere grande personalità.Saremo un grande gruppo e ci vorremmo bene tutti.Modulo offensivo che permette di divertirsi e creare la giusta amalgama per il gruppo. La crescita degli under nel contesto giusto Importante l’aiuto per il loro inserimento. Con i giovani ho sempre avuto un bel rapporto aiutandoli. Penso ai vari Viglietti,Maiellaro:ragazzi che sono stati con me e li ho aiutati facendoli crescere. I giovani del Portici devono essere importanti ed avere sempre la voglia giusta. Io posso solo aiutarli sia sotto il profilo tecnico che tattico. Indossare la maglia del Portici deve essere un onore,dobbiamo sacrificarci e sudare la maglia. Sono felice di aver giocato e ora di cominciare la carriera di allenatore del Portici. Durante la preparazione faremo un programma dal 3 al 14 Agosto con un preritiro. Dal 18 saremo al San Ciro con doppie sedute ed amichevoli. In carriera tanti ricordi e segreti rubati ad ogni allenatore Mi sento legato dal punto di vista umano a mister Squillante ma penso pure ad allenatori come Campana,Citarelli. Parlo di persone che io stimo. Sono un ragazzo umile:colgo l’occasione per ringraziare Ciccio Troise. Mi sta vicino e fa piacere che ha apprezzato il mio modo di pensare” MARIO FANTACCIONE
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