Virtus Liburia aggredita al “Comunale” di Grumo Nevano . Il Dg Cangiano : “E’ una vergogna quello che è successo”

Prima - Seconda e Terza Categoria Campania

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Trentola Ducenta – Quarto risultato utile consecutivo per la Virtus Liburia. Al “Comunale” di Grumo Nevano, si è disputata l’undicesima giornata del campionato di prima categoria girone A, tra i locali, la Real Grumese e la Virtus Liburia due squadre che già si sono affrontate in precampionato col risultato di parità. Il campo in pessime condizioni concede poco spettacolo, infatti, il primo tempo si finisce sul parziale di zero a zero. Il secondo tempo la Liburia cerca di sbloccare il risultato con Garofalo, ma colpa un pizzico d’imprecisione lo score in campo non cambia, da quale momento in avanti, il calcio lascia spazio alla follia pura.  Intorno al ventesimo della ripresa, un giocatore della panchina della Grumese tenta di aggredire il portiere avversario Peppe Greco, colpevole di aver parlato troppo e inizia a rincorrere il calciatore della Liburia, scene dal film “Arancia Meccanica”. Dalla vile e ingiustificata aggressione ne scaturisce un parapiglia generale dove, in questi casi nel calcio dilettante “regionale” non mancano mai, fanno la loro comparsa i tifosi locali, i quali, in un raptus di pura violenza, varcano la recinzione ed invadono il rettangolo di gioco. Nel marasma generale, il direttore di gara, l’arbitro, fischia tre volte sospendendo, ma si aveva più l impressione che fosse suonato il gong tra un round e l’altro, la partita scappando a gambe in aria, saggia decisione quella dell’arbitro. La lunga attesa, dieci minuti nell’assoluta incertezza con i giocatori della Virtus Liburia abbandonati al loro destino in preda al panico e accerchiati da orde inferocite, al triplice fischio dell’arbitro, la convinzione che si era fatta largo era quella che ormai l’incontro fosse giunto al suo tragico, per lo sport, epilogo. Ma la delegazione casertana scoprirà a proprie spese che non c’è mai limite al peggio. Infatti, l’arbitro dopo un colloquio con i giocatori della Grumese e dirigenti di casa, costringe gli ospiti a riprendere la partita, per quello che è successo in mezzo al campo, non possiamo immaginare in maniera diversa che l’arbitro l’abbia fatta continuare in maniera proforma.  A fine gara continuano senza sosta gli atti di vandalismo nei confronti delle macchine degli ospiti. Il direttore generale della Liburia, Nicolas Cangiano, ha cosi dichiarato a fine gara – è una vergogna quello che è successo.  La Grumese è stata nostra ospite in precampionato ed è stata trattata con i guanti bianchi a noi non e stata offerta neppure una bottiglia d’acqua.  I nostri calciatori sono stati presi letteralmente a calci in campo ma su questo voglio sorvolare anche perché sappiamo il livello della categoria, ma quello che mi lascia atterrito e l’amor in bocca è sulla mancanza delle forze dell’ordine. Le invasioni non sono state contenute da nessuno, di conseguenza, ci siamo trovati in un clima surreale in cui regnava l’assoluta anarchia. Oltre la beffa anche il danno, infatti, il nostro presidente all’uscita dal campo sportivo si è ritrovato con le ruote dell’automobile entrambe tranciate, inoltre, tengo a informare gli organi competenti che, per una partita di calcio siamo stati costretti dalle tredici del pomeriggio arrivati al campo sportivo di Grumo Nevano, tornare alle nostre case sani e salvi intorno alle ventuno di sera.  Non mi capacito come la Grumese possa fare calcio in questo modo. Da noi non sarebbe successo. La Virtus Liburia tutela tutti i propri ospiti, per noi l’ospite è sacro. Forse Grumo Nevano per colpa di qualcuno ha dimenticato il suo passato da categoria superiore è si perfettamente ambientata in questa nuova realtà calcistica che gli calza alla perfezione- Le istituzioni dello sport devono intervenire in maniera netta e precisa. Ai giorni nostri non si può tollerare che, per una partita di calcio, si possa rischiare la vita. Ai massimi vertici del calcio regionale, lo sport e la società civile, pretendono, esigono provvedimenti esemplari. Una risposta inadeguata consegnerebbe una volta e per tutte, il calcio in mano ai violenti. Questo non è ammissibile, non lo possiamo accettare, lo rifiutiamo.
GAETANO MOLARO

 

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