Virtus Liburia, termina a reti inviolate contro l’Albanova. Addio alla Coppa Campania

Virtus Liburia – Greco, Boucha,  Mozzillo(74’ Iavarone) Nominato, Maione,  Masiello Garofalo (46’ ST Guadagno ) Di Girolamo,  Seno, Cristofaro,  Munerotto (80’  Pezone)

Albanova –

Arbitro – Palma di Napoli

Trentola Ducenta – Sul sintetico di Trentola Ducenta è andato in scena il match tra Virtus Liburia e Albanova Calcio, gara valida per il secondo turno di Coppa Campana, manifestazione quest’ultima, riservata alle formazioni di prima categoria. Lo zero a zero con cui si è terminata la contesa ai fini della qualificazione al secondo turno, soddisfa più la formazione di S. Cipriano di Aversa, la quale, in caso successo contro la terza forza del girone (Futsal Pietramelara) accederebbe alla fase successiva della competizione. Con il pareggio odierno i neroverdi di Trentola Ducenta dicono addio alla Coppa, ma dopo le ultime concitate ore con le dimissioni di Nicola Perrotta, l’eliminazione alla Liburia non pesa più di tanto. Per quanto riguarda le fasi della gara, nonostante il risultato a occhiali è stato un match godibilissimo. I padroni di casa falcidiati dalle assenze forzate potrebbero sbloccare la gara al 20’ con una bella azione di Seno, l’attaccante si libera bene in area e lascia esplodere un destro velenoso, nella circostanza si supera l’estremo difensore avversario con un intervento sulla propria destra mandando in angolo. I locali fanno la partita, gli ospiti rispondono con velenosi contropiedi. Quasi in chiusura di prima frazione di gioco Albanova vicino al gol. L’azione si sviluppa tutta sulla destra il diagonale del numero 11 sfiora il palo alla destra di Greco. Nella seconda metà della gara la Liburia lamenta un calcio di rigore per atterramento in area di Cristofaro, ma il direttore di gara concede solo calcio d’angolo. All’85’ Rossoneri ospiti pericolosissimi. Conclusione dalla distanza respinta da Greco, il numero 11 stoppa e calcia a botta sicura in porta ma sulla traiettoria salva tutto il giovane Iavarone.
Gaetano Molaro