Virtus Social Quarto, sconfitta di misura nella trasferta contro la Real Puteoli

Prima - Seconda e Terza Categoria Campania

virtus social quarto


REAL PUTEOLI – VIRTUS SOCIAL 1-0

REAL PUTEOLI: D’Isanto ©, Intignano, Grande (46’ Coppola), Sivero, Imperatore, Carannante, Vinaccia, Pepi, Casalini, Buoninsegni M., Imparato. A disposizione: Piemonte, Contella (55’), Leone, Bucciero, Saltelli (74’), Serena (66’). All.: Fausto Buoninsegni.

VIRTUS SOCIAL: Iengo, Di Fusco, Caperchio, Miccione (43’ Borrelli), Improta, Vitale, Moio G. (55’ Lucricchio), Esposito ©, Gallifuoco (74’ Moio R.), Gemma (66’ Lepre), Morabito. A disposizione: Manganiello, Casolare, Di Matteo. All.: Antonio Di Matteo.

Arbitro: N/D

Marcatori: 40’ Imparato.

 

POZZUOLI (NA) – La prima cosa che vien da chiedersi, nella calda mattinata di Monteruscello, è se la Virtus pecchi in cattiveria agonistica o, peggio, in personalità. D’altro canto, questa squadra farà poca strada giocando così. All’Agostino Gamba, e prima ancora nella trasferta di Pianura, i ragazzi di Di Matteo, per quanto giovani siano, non sono stati in grado di trovare il giusto equilibrio atletico e mentale. Al di là di questo, in campo si è visto poco, molto poco: lenta, involuta, con poche idee (eppur confuse). Una Virtus, in altre parole, ancora in cantiere. Bisogna lavorarci su, e bisogna farlo anche in fretta perché domenica, a Quarto, arriverà la Lokomotiv, e sarà già uno snodo fondamentale. Sì, perché poi spetta il turno di riposo e, dopo aver fatto visita al Volare, sarà tempo di pausa natalizia.

Venendo al campo, Di Matteo opta per il collaudato 4-3-3 con Iengo tra i pali, Di Fusco a destra, Caperchio a sinistra, Improta e Vitale coppia centrale difensiva, capitan Nando Esposito, Gemma e Miccione fanno diga a centrocampo mentre in attacco spazio al tridente Moio-Gallifuoco-Morabito.

Approfittando della scarsa concentrazione dei ragazzi in maglia blu, rimasti con la testa negli spogliatoi, la Real Puteoli tiene agilmente il pallino del gioco. Tuttavia, la prima azione degna di nota, arrivata al 10’, è di marca quartese: Intignano legge malissimo una palla alta a limite dell’area, Moio G. ringrazia e per poco non porta in vantaggio i suoi con un siluro di destro che D’Isanto smanaccia. I puteolani fanno densità a centrocampo, gestendo con tranquillità il possesso palla mentre gli ospiti giocano di rimessa, riponendo fiducia nelle folate offensive di Moio e Morabito. Al 28’ grande paura per Kevin Gemma: lui e Buonsinsegni entrano con decisione su una palla appena dentro la metà campo ospite, in scivolata, la caviglia si gira e tutti temono il peggio ma le cure del caso permettono al numero dieci quartese di recuperare il suo posto in campo. Una decina di minuti dopo, l’episodio che condanna la Virtus. Scocca il 40’ quando Caperchio perde Casilini che affonda sull’out destro e mette in mezzo una palla piuttosto facile per il “gatto” ma, sfortunatamente, Di Fusco non s’accorge dell’intervento del compagno ed entra in scivolata per allontanare: tra i due litiganti gode Imparato, che sbuca alle spalle dei centrali e col destro beffa Iengo. Sotto di uno a pochi secondi dall’intervallo, Di Matteo manda in campo Borrelli al posto di un appannato Miccione, ahinoi mai in partita. L’occasione per pareggiare più limpida del primo tempo, ad onor del vero, arriva su capovolgimento di fronte nel minuto di recupero: Iengo blocca basso un tiro di Buonsinsegni e lascia partire l’azione offensiva, finalizzata sul destro di Moio: D’Isanto, costretto al miracolo, salva il risultato all’intervallo.

In campo con un’altra mentalità, la Virtus prova a impensierire l’estremo difensore locale, spesse volte coadiuvato dalla morbidezza dei tiri di Morabito e compagni, mai realmente pericolosi. C’è da mangiarsi le mani al 61’ quando Gallifuoco supera l’avversario, si porta palla sulla sinistra e prova lo scavino con D’Isanto fuori lo specchio ma la conclusione si spegne di pochissimo a lato. Ancora brividi sulla panchina puteolana all’84’, con Borrelli che, sulla falsariga del compagno di reparto, prova a beffare l’atipico portiere: questa volta, però, la palla tarda a scendere. Negli ultimi minuti i padroni di casa, con una Virtus votata all’attacco, rischiano addirittura di raddoppiare. E se non fosse per Iengo e Improta, forse il gol l’avrebbero pure fatto.

Il campo dice uno a zero, ancora, con la speranza che non si tratti di una costante.
Segretario | Resp. Ufficio Stampa
Emanuele D’Angelo

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