Forse il pareggio sarebbe stato il risultato migliore, ma nel calcio contano gli episodi e la Frattese ha saputo sfruttare al meglio le occasioni avute. La squadra di De Michele ha sbagliato troppo in fase conclusiva, merito anche della prestazione mastodontica di Mezzacapo, e per vincere le partite bisogna mettere la palla dentro. Il Virtus Volla rallenta la sua corsa in campionato, adesso occupa la sesta posizione ed è a -2 dall’Isola di Procida. Invece la Frattese allunga sullo Stasia e si porta a +5 dal Quarto che è secondo. Ecco le parole dell’allenatore del Virtus Volla, Ivan De Michele: “Sono tredici giornate che il Volla sta avendo episodi negativi, voglio citare solo quello di oggi e di domenica scorsa contro il Miano dove è stato asseganto un rigore inesistente al 95′. Stiamo perdendo punti, non va bene perché ci allontaniamo sempre di più dal nostro obiettivo. Fino adesso nessuna squadra ci ha messo sotto, in casa non abbiamo mai meritato ne di perdere ne di pareggiare. Abbiamo preso il primo goal al 68′, su una palla persa a centrocampo da Aliyev e se l’avesse difesa e preso un fallo magari non avrebbero segnato. Gli episodi caratterizzano le gare.” Abbiamo intervistato anche l’allenatore della Frattese, Teore Grimaldi, nel post-partita: “Sapevamo di affrontare squadra importante con molti giocatori esperti e di categoria superiore. Partita molto difficile, li temevamo, abbiamo grandissimo rispetto per il Volla però onestamente penso che il secondo tempo abbiamo fatto una grossissima prestazione ed è venuta fuori la migliore Frattese. Nell’intervallo, tra il primo e secondo tempo, abbiamo parlato, ho analizzato gli errori fatti, quello che potevamo fare cioè finalizzare di più ed avere più possesso palla. Diciamo che siamo riusciti ad acellerare nel secondo tempo ed abbiamo ottenuto una vittoria importante. Faccio i complimenti alla squadra, ma bisogna stare sempre sull’attenti perché questo è un campionato difficile e molto equlibrato, non ci sono partite facili e lo dimostrano gli ultimi risultati.”
di Simone Scala